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Marta Corda racconta il tecnico savonese: “Mio marito Ninni, un uomo tutto calcio e famiglia. Con solo un’altra passione…”

Marta e Ninni

Savona. Alle spalle di un uomo di successo c’è una grande donna. Questo uno dei detti più usati per descrivere uomini che, nel loro campo, raggiungono grandi obiettivi.

Ninni Corda, negli ultimi tre anni, ha dimostrato ampiamente di essere uno che sa “il fatto suo” prendendo una squadra sull’orlo del fallimento e portandola alle soglie del calcio che conta.

Se il detto popolare è vero, lo è ancora di più in casa Corda dove le donne sono addirittura tre: alla moglie Marta, si aggiungono, infatti, le figlie Beatrice e Rebecca.

Di Ninni Corda allenatore e personaggio pubblico si sa molto, quasi tutto.

Abbiamo chiesto alla signora Marta Corda di raccontare il “Ninni” privato e ne è venuta fuori una piacevole conversazione tra conferme e tratti inediti e privati.

La chiacchierata inizia con una simpatica precisazione iniziale: “Non chiamarmi sig.ra Marta e dammi del tu – chiarisce subito la moglie del mister con un piglio che ricorda molto quello del marito – Io e Ninni ci conoscevamo da una vita visto che siamo della stessa città.

Dal 2006, poi, non mi ha più mollato e nel 2010 ci siamo sposati”, dice sorridendo la sig.ra Corda.

“Ninni fuori dal campo è un uomo che si dedica alla sua famiglia. Le bambine sono molto legate a lui che è un padre bravissimo. Pensi – aggiunge – che da quando è nata Rebecca, la nostra secondogenita, io non mi sono mai alzata di notte. E di mattina si alza per prepararci la colazione”.

Calcio e famiglia rappresentano le due passioni del tecnico ma, la signora Marta ne svela una terza: “La politica. Glielo dico sempre: se smetti puoi fare il politico”.

D’altronde Ninni Corda ce l’ha nel sangue la politica visto che sua madre e suo padre sono stati entrambi sindaci della propria città. “La mamma di Ninni, Simonetta Murru, è stata il primo sindaco donna della Barbagia, una cosa tutt’altro che scontata”, chiosa la signora Marta con orgoglio di donna e di cittadina sarda.

La famiglia Corda, ormai, è legatissima alla città di Savona: “Ci troviamo molto bene qui – ammette la signora Corda – E’ una città che ci piace e che ‘viviamo’ nei momenti in cui mio marito è libero dal calcio. Anche a Natale siamo rimasti qui senza tornare in Sardegna”.

Un uomo, il tecnico savonese, che durante la stagione sportiva pensa solo al calcio e alla famiglia: “So benissimo che nei dieci mesi di lavoro Ninni si dedica totalmente al calcio – ammette Marta Corda – È uno che non vuole lasciare niente al caso, controlla tutto”.

Un attenzione maniacale ai particolari che l’allenatore sardo divide con il suo vice, Giovanni Mattu che, per inciso, è il fratello della sig.ra Marta:  “Sono contenta del rapporto che hanno creato tra di loro – Stare al fianco di Ninni non è facile, vuole sempre il massimo e mio fratello, essendo anche più giovane, all’inizio non era abituato. Ora viaggiano d’amore e d’accordo ma all’inizio è stato difficile”.

Difficile, invece, non è stato sin dall’inizio il rapporto tra Corda e il Cav. Dellepiane: “Al Cavaliere piace la capacità di Ninni di dare sempre il massimo e di non abbattersi di fronte alle difficoltà. Quanto è arrivato Dellepiane la situazione era al limite ma Ninni ci ha sempre creduto e non ha mai mollato”.

Stesso discorso, per quanto riguarda il rapporto che il tecnico riesce a creare con i suoi giocatori: “Quando qualcuno di loro viene a casa glielo chiedo – dice simpaticamente la signora Marta – Ma come fate a sopportarlo? Vi tratta sempre malissimo in campo. Eppure lo adorano tutti; ha un ascendente incredibile su di loro. Il segreto? Non lo conosco”.

La famiglia Corda è ambientata a Savona – a settembre la primogenita Beatrice dovrebbe iniziare la scuola primaria in città  – e i tifosi stravedono per il “loro” allenatore ma Ninni Corda è un uomo ambizioso nel proprio lavoro: “Il suo sogno è la Serie A. Il Cagliari? No, no – dice la moglie del mister – Vogliamo rimanere sulla terra ferma. Ninni sogna la Juventus”.

Ma visto che Antonio Conte, ad ora, sembra legato “mani e piedi” alla panchina dei campioni d’Italia, i tifosi biancoblù sognano, perché no, che Ninni porti il Savona in A: “Sarebbe bellissimo ma dipende da molti fattori – ammette Marta Corda – Vedremo, noi ci troviamo bene qui”, conclude.

(Foto: elisaweddingdream.blogspot.it)

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