Cronaca

Continua l’indagine sul presunto giro di investimenti illeciti dietro all’Inter Club Savona: presentate nuove denunce

Savona. Non si fermano le indagini sul giro di denaro intorno all’Inter Club di Savona, una vicenda per la quale è finito nei guai il presidente del sodalizio Raffaele “Lele” Uzzauto, 53 anni, che è stato indagato per truffa continuata e aggravata ed esercizio abusivo dell’attività bancaria e finanziaria. Nelle ultime ore altre persone si sono fatte avanti con gli inquirenti per denunciare di avergli affidato somme di denaro. Sarebbero almeno altre quattro le denunce raccolte dalla Polmare che insieme alla Procura si sta occupando dell’indagine.

Secondo l’accusa Uzzauto avrebbe ottenuto da numerosi savonesi, ufficialmente per finanziare le attività del club di via Gramsci (nel frattempo il coordinamento dei club nerazzurri ha sospeso il sodalizio savonese e il suo presidente), ingenti somme di denaro (si parla di 500 mila euro) che però sarebbero stati in realtà “investimenti” mascherati. Prestiti che però, stando alle denunce, Uzzauto non avrebbe onorato. Un’attività di investimento e gestione del risparmio che non solo era abusiva, ma, per quanto accertato, non sarebbe stata per nulla vantaggiosa per i risparmiatori.

In qualche caso chi aveva investito somme ingenti, non vedendosele restituire nei tempi concordati era arrivato a stipulare con Uzzauto un vero e proprio piano di rientro di cui gli investigatori hanno trovato il testo nelle carte sequestrate nei locali dell’Inter Club. Il documento, insieme ad altri dello stesso tenore, è illuminante. Si legge che Uzzauto, “in qualità di responsabile dell’Inter Club Savona”, aveva ricevuto in due occasioni 90 mila e 45 mila euro, restituendone rispettivamente soltanto 19 mila e 10 mila 500, e si impegnava a rientrare del doppio debito versando 2300 euro al mese fino al marzo 2015 per un totale di 110 mila 400 euro, di cui 4250 euro di interessi.

L’inchiesta sulla presunta truffa ha portato anche al sequestro di diversi beni tra cui proprio la sede dell’Inter Club in via Gramsci, due appartamenti, uno a Bergeggi nel complesso di Torre del Mare e uno a Santuario, e alcune auto (un Mitsubishi Pajero, una Opel Astra e una Jaguar, coinvolta in un’inchiesta per circonvenzione d’incapace sempre a carico di Uzzauto e che finora i poliziotti non avevano potuto individuare). Nel mirino degli inquirenti però sono finiti anche conti in banca e altri immobili che pur non essendo intestati al numero uno dell’Inter Club sarebbero riconducibili a lui.

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