Economia

Autorità portuale: nuova sede e sovrappasso a Portovado

Vado Ligure - passaggio aurelia

[thumb:8600:l]Savona. La nuova sede della Port Authority nelle aree demaniali ex Italsider e l’attraversamento in sovrappasso a Portovado per il collegamento tra la piattaforma multipurpose e le aree retroportuali. Sono gli argomenti salienti che verranno affrontati nella seduta del Comitato portuale di Savona in programma giovedì 11 dicembre. All’ordine del giorno l’approvazione delle due opere (nel primo caso progetto definitivo, nel secondo invece preliminare) e relativi impegni di spesa.

La nuova sede dell’Autorità Portuale sarà collocata nell’edificio che sorgerà nella zona adiacente al Bic. Una costruzione di oltre 3000 metri quadri, caratterizzata da un lungo ponte rettangolare, ideata dallo studio di architettura “5+1”. Rispetto al progetto preliminare, sono state aggiunte nuove superfici destinate agli archivi, agli spazi riunione e a locali di rappresentanza. Sono stati inoltre inseriti “elementi architettonici di maggior pregio e più consoni”, alcuni dei quali con finalità di abbellimento urbanistico. Sarà quindi più alto l’investimento per coprire i costi, inzialmente preventivato in cinque milioni di euro.

Abbandonata l’ipotesi di restaurare il palazzo storico Santa Chiara, nel centro della città, l’Autorità Portuale ha optato per il trasferimento degli uffici nel nuovo edificio che verrà innalzato su area demaniale. Il palazzo si distinguerà per un ponte centrale e per un doppio ingresso, il primo con fronte sulla darsena Vittorio Emanuele, area crociere, il secondo aperto sul lato opposto verso le aree portuali. L’iter procedurale passerà attraverso un’intesa Stato-Regione per le necessarie autorizzazioni paesaggistiche e ambientali. Una previsione approssimativa porrebbe l’ultimazione dell’opera nel 2012.

L’altro progetto all’attenzione del Comitato portuale è quello relativo al collegamento in sovrappasso all’Aurelia, in località Gheia a Portovado, tra il previsto terminal multipurpose e il sistema viario territoriale. L’elaborato preliminare è stato redatto dagli ingegneri Agostino Molfino ed Elio Longo in collaborazione con gli architetti dello Studio 4. L’opera costituirà la fascia di radicamento della nuova piattaforma multifunzionale. Ai progettisti è stato chiesto di ideare l’intervento tenendo conto che dovrà avere funzioni di “barriera filtrante” paesistico-ambientale delle attività portuali. E difatti è previsto l’inserimento di aree verdi: con i terreni di scavo della zona umida e delle opere di fondazione si realizzano circa 6.000 metri quadri di colline di mitigazione piantumate.

Il viadotto a quattro corsie veicolari progettato dalla M&L Srl e dallo Studio 4 di Genova si divide in un ponte orizzontale di circa 140 metri e in due fasci di rampe curve di collegamento fra viadotto e piano di campagna localizzate sia levante che a ponente del ponte stesso, di lunghezza massima di circa 200 metri per parte. Il progetto prevede che le strade e le strutture siano avviluppate da un “nastro” di acciaio corten (o di lamiera stirata di alluminio) a formare una gigantesca spirale metallica trapezoidale. L’infrastruttura al tempo stesso dovrebbe fungere da barriera antirumore.

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