Confusione

Ordinanza cani a Savona, ridda di voci sui social: multe e card, facciamo chiarezza

L'ordinanza resta in vigore, e sporcare i marciapiedi sarà comunque sanzionabile. Enpa: "Non abbiamo proposto la card"

Ordinanza cani Savona, viaggio tra favorevoli e contrari

Savona. “Verrà istituita una card per i proprietari dei cani”. “Chi sporca sotto i portici non verrà più sanzionato, basta pulire”. Ecco le due voci rimbalzate nelle ultime 24 ore a Savona, entrambe riguardanti l’ormai celebre ordinanza che vieta ai cani di fare i proprio bisogni sui marciapiedi di via Paleocapa e corso Italia. Voci entrambe inesatte, almeno nella “formulazione” con cui stanno rimbalzando per i social network.

L’ordinanza resta, ma in effetti il braccio di ferro tra palazzo Sisto e animalisti, almeno per ora, sembra essere giunto ad una tregua. Ieri, a margine dell’ennesimo incontro in Comune, il sindaco Ilaria Caprioglio ha infatti lasciato chiaramente intendere che si seguirà la linea della tollerenza, senza nessun accanimento. Tradotto: almeno in questa fase, prima della pulizia radicale del centro, si cercherà di sensibilizzare, ma non si faranno multe.

Un traguardo che questa mattina ha fatto esultare alcuni tra i padroni di cani che, nelle scorse settimane, erano insorti contro un provvedimento che era apparso loro profondamente sbagliato e ingiusto. Le parole di Caprioglio, però, sono state da questi interpretate in maniera tale da dare origine a una voce sui social network: “I cani e i loro padroni non verranno sanzionati se sporcano nel centro storico, ma solo se non si pulisce. Quindi libera circolazione in tutta Savona con l’obbligo, per ora, della bottiglietta dell’acqua”.

Il messaggio si spinge ad elencare le richieste del Comune: “L’amministrazione ha chiesto di avere riguardo sotto i portici, in quanto sul marmo si scivola, e quindi di cercare di lavare le minzioni del cane verso il lato esterno. Quando si può fare, non sui muri vicini ai negozi, e mi raccomando raccogliere sempre, anche deiezioni non nostre”.

In realtà, però, le cose non stanno esattamente così. La “tolleranza” promessa ieri da Caprioglio, ribadiscono dal Comune, riguarda soltanto questa prima fase, ossia prima della pulizia radicale (ad oggi non è ancora stata fatta nessuna multa legata specificamente all’ordinanza anti-escrementi). E, più in generale, la filosofia con cui verrà chiesto in seguito alla polizia municipale di approcciare il tema. L’ordinanza, però, non è stata revocata: il che significa che, una volta a regime, lasciar fare i bisogni al proprio cane sui marciapiedi potrà portare effettivamente ad una multa.

Nel frattempo dall’Enpa è arrivato un chiarimento su un’altra voce circolata in queste ore, ossia la possibile istituzione concordata col Comune di una “card” per i padroni dei cani. “Non abbiamo proposto l’emissione di una card obbligatoria a pagamento a carico dei proprietari dei cani – precisano dall’Ente – Nell’incontro di ieri in Comune è emersa la necessità di modificare e migliorare l’ordinanza trasferendola all’interno della modifica del regolamento di convivenza civile. Permane tuttavia il disaccordo dell’Enpa sul sanzionamento dei proprietari di cani che non riescano ad impedire agli animali di fare pipì sotto i portici”.

Insomma, una situazione di “stallo” in attesa dell’entrata in vigore dell’ordinanza. Nel frattempo la raccolta firme prosegue, sul tavolo restano due questioni: la famigerata “bottiglietta” (altro punto controverso) e la carta etica.

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