Parola agli organizzatori

Savona, 25 aprile R-Esiste al Priamar: “Tra mille difficoltà, ma per noi era importante”

L'Anpi non risparmia stoccate al Comune, ma non nasconde l'orgoglio per aver salvato l'evento tanto caro ai savonesi

Savona. “Tutti ci abbiamo messo qualcosa. Incluso chi era già stato qui gli anni scorsi: molti si sono messi una mano sulla coscienza e hanno deciso di venire gratuitamente”. C’è orgoglio nelle parole di Francesco Pisano dell’Anpi nell’annunciare ufficialmente quanto già anticipato da IVG.it lunedì: il 25 aprile a Savona per il sesto anno consecutivo “resiste”, e lo farà sul Priamar con tanto di palco.

Un risultato che è vissuto dagli organizzatori come una piccola grande vittoria, dopo tutte le polemiche dell’ultimo mese sia per i fondi negati dal Comune (che non ha confermato i 12.000 euro elargiti lo scorso anno dalla passata amministrazione né ha garantito l’allestimento del palco) che per la location (il Comune aveva proposto lo spostamento in piazza del Popolo).

Ed invece alla fine, grazie alle raccolte fondi (sono stati trovati seimila euro per coprire le spese organizzative) e allo sforzo di oltre quaranta associazioni e realtà aderenti, la manifestazione resterà nella sua “casa” d’origine (la fortezza, concessa gratuitamente dal Comune) e con un palco, seppur ridotto rispetto agli anni scorsi. Un palco che ospiterà, per scelta, molti gruppi della scena locale savonese, ma anche grandi nomi come i Meganoidi o la band norvegese Spidergawd attualmente impegnata in una tournée europea.

“Per noi è fondamentale che si sia riusciti comunque ad organizzare una giornata così importante nonostante tutte le difficoltà – afferma Samuele Rago dell’Anpi – lo scorso novembre avevamo cercato un contatto con l’amministrazione comunale, consapevole che si trattasse di una amministrazione diversa dalle precedenti. Dopo i primi esperimenti in piazza Sisto IV, che non avevano dato il coinvolgimento sperato, avevamo trovato con la giunta dell’epoca la soluzione del Priamar che invece ha dato grandi soddisfazioni. Per questo quando il Comune ci ha proposto piazza del Popolo abbiamo deciso di rifiutare: non volevamo interrompere la tradizione che si era avviata”.

Quello sulla location non è stato l’unico attrito con il Comune, ma dall’Anpi non è stata gradita nemmeno la scelta dell’amministrazione comunale di organizzare un corteo “separato” con partenza da piazza Sisto anziché partecipare alla tradizionale fiaccolata: “Ci lascia perplessi questa scelta. In questa giornata dovrebbe passare un segnale di unità, ma l’amministrazione invece di inserirsi nel corteo con tutta la città ne fa uno suo. Per noi è una scelta sbagliata”.

Tornando all’organizzazione dell’evento, Rago spiega: “Quando abbiamo rifiutato l’opzione piazza del Popolo, stante l’assenza di fondi, abbiamo coinvolto tutte le realtà che già in passato avevano partecipato alla festa, ma anche a tutti i partiti politici e ai movimenti che erano interessati a sostenere l’evento. Quando si è capito che si sarebbe riusciti a mettere da parte una cifra dignitosa, si è scelto di provarci. D’altronde, pur capendo le difficoltà attuali del Comune, riteniamo che le celebrazioni del 25 aprile siano una tradizione storica che va preservata: quella che l’amministrazione vede solo come una cerimonia per noi è una vera e propria festa per la liberazione. E la storia va ricordata, perchè qualche volta si ripete…”.

I fondi per l’organizzazione e per il palco, come detto, sono stati infatti garantiti da varie raccolte fondi delle realtà aderenti, mentre molti artisti ed il service hanno accettato significative riduzioni dei rispettivi compensi (qualcuno addirittura si esibirà in maniera totalmente gratuita). “Anche se manca qualche nome di rilievo come Bandabardò non sarà una festa in tono minore, tutt’altro – conclude Rago – ed è anche giusto dare spazio a chi questo evento ha contribuito a realizzarlo, anche finanziariamente”.

Il programma, che è stato illustrato da Aurora Lessi dei Giovani Democratici, prenderà il via a partire dalle 14.30, è pensato “per coinvolgere giovani, adulti e famiglie con iniziative adatte ad ognuno – affermano gli organizzatori – affinché la giornata sia sì un momento di celebrazione e di riflessione ma anche un’occasione di festa per tutta la cittadinanza. Una giornata inclusiva e partecipata che ha sempre posto al centro i valori della democrazia come comune denominatore per quella che è la festa delle donne e degli uomini liberi. Oggi come allora pensiamo sia questo lo spirito che può animare il meglio della nostra società”.

Il programma di quest’anno:

Piazza del Maschio:
Concerti a partire dalle 18 con Vincent Vega, Tony Linetti, Spidergawd e Meganoidi.

Piazza della cittadella:
Concerti di band locali a partire dalle 15.00 a cura di circolo ARCI Chapeau e associazione Mille Papaveri Rossi,
animazione per bambini a cura di Ludobus – Confcooperative ed Emergency Savona

Palazzo del commissario:
a partire dalle ore 15.00, mostre e proiezioni sui temi e i valori della Resistenza, a cura delle associazioni partecipanti.

Per tutta la giornata stand e gazebo di associazioni partecipanti e promotrici della festa e stand gastronomici per l’autofinanziamento della manifestazione.

L’evento è organizzato con la partecipazione e il contributo di: ANPI Comitato provinciale, ISREC, FIVL, ANED, ARCI provinciale, COOP Liguria, ACLI, Apertamente/ARCIGAY, ARCI Altrove, ARCI Chapeau, ARCI Onderock, ARCI Raindogs, AUSER, Gli Amici Del Mediterraneo, circolo ITALIA CUBA, CESAVO, Donne in nero contro la guerra, EMERGENCY, FIND the CURE, Forum terzo settore, NuovoFilmstudio, Officine Solimano, Operazione Colomba, LegaCoop, LIBERA, Librerie COOP, UBIK Savona, UDI, USEI, Giovani Comunisti, Giovani Democratici, Movimento 5 Stelle, Articolo1 – MDP, Noi Per Savona, PD, PCI, Possibile, PRC, RETE a Sinistra, Savona Arancione, Sinistra Italiana, Verdi, SMS Cantagalletto, SMS Fornaci, SMS Leginese, SMS Tambuscio.

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