Strangolati

Savona, prigionieri in pieno centro: “Si chiama ‘via Monti’, ma è diventata ‘via Morti’. E noi falliamo” fotogallery

Commercianti in rivolta: "Qui non passa più nessuno, rischiamo di chiudere. Viviamo nella sporcizia, il Comune si è dimenticato di noi"

Savona. “Io non ce la faccio più, rischio di chiudere. Non faccio più di 20-30 euro al giorno di incasso, ed è già difficile arrivare a quella cifra. Non riesco più neanche a pagare l’affitto e le bollette della luce, perchè noi lavoriamo sul passaggio… ci sentiamo in prigione con tutte queste transenne. Non passa più nessuno, addirittura i clienti che venivano qui al lunedì dal mercato mi dicono che non vengono più perchè per raggiungerci devono fare un giro troppo lungo… si chiama ‘via Monti’, ma potrebbero chiamarla ‘via Morti’”.

E’ un lungo grido di dolore quello di Saltah Abdelfttah, titolare di Sharif Pizza e Kebab: è solo uno dei tanti commercianti di via Monti letteralmente “strangolati” dalle transenne del cantiere di piazza del Popolo. Da quando quei lavori sono iniziati, spiega, la via è caduta in un baratro nel quale sopravvivere sta diventando sempre più difficile. Abdelfttah esibisce i registri di cassa: a ottobre 2016 ha incassato la miseria di 850 euro. In un mese. Accanto a lui una decina di colleghi, ognuno con il suo negozio. C’è chi vende frutta, chi elettronica, chi frutta e verdura, chi viaggi. Per tutti un unico comune denominatore, lo spettro della chiusura: i volumi d’affari, in qualche caso, sono calati addirittura del 50%.

I lavori sarebbero dovuti terminare a fine settembre, poi a metà ottobre, e invece a metà novembre sono ancora in corso: e i negozianti della via restano “prigionieri”. Il ritardo, spiega Gabriela Caviglione del Comitato per Piazza del Popolo, “sta avendo pesanti ripercussioni sui guadagni dei negozi, portandoli a pensare seriamente se chiudere o tirare ancora avanti. Per farcela però avremmo bisogno di un supporto da parte del Comune perchè faccia sì che questi lavori vengano finiti il prima possibile, o quantomeno vengano arretrate le cinte di sicurezza”.

via monti

“Le persone passano velocemente perchè qui è tutto uno scandalo – lamenta Luigi Fontana, titolare dell’agenzia viaggi Gulli Tour – da quando hanno chiuso la strada non si riesce neanche più a muoversi, sembra un percorso di guerra. Le persone che vogliono venire da noi sono in difficoltà. Potremmo anche essere d’accordo sul creare un’isola pedonale, ma che abbia un senso, non così”.

Le conseguenze del cantiere però non si traducono solamente in un minore passaggio, ma in una generale incuria della via. “Dalla prima settimana di luglio la strada non è mai più stata lavata, e gli spazzini latitano – accusa Giovani Renesto, del negozio di frutta e verdura – Questa via è diventata un ‘pisciatoio’ di cani e non solo. E’ stato detto che nel centro di Savona ora lo spazzamento avviene una volta la settimana, io capisco che la nostra è una via traversa ma facciamo parte del centro anche noi…”. “C’è sporcizia dappertutto – conferma Abdelfttah – mi tocca lavare tutti i giorni con l’acido muriatico davanti al cane perchè l’odore di urina di cane è insopportabile, i clienti che vengono per mangiare davanti a questi odori scappano”.

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“E’ importante che nel momento in cui verranno tolte le recinzioni venga fatta una pulizia accurata dei portici – conferma Caviglione – perchè non vengono lavati da quasi 9 mesi. Oltre a non avere passaggio di macchine e persone abbiamo anche una tale situazione di sporcizia che quelle poche persone che devono comunque passare di qua a volte preferiscono fare altri giri più lunghi…”. “Mi sento proprio abbandonato – spiega sconsolato Massimo Meloni, titolare di Elettromarket 2002 – i problemi della piazza non verranno certamente risolti rifacendola a livello estetico, dovevano chiudere i giardini con dei cancelli per evitare che le persone ci vadano a dormire”.

Sotto accusa vengono messe anche alcune scelte strategiche compiute durante l’esecuzione dei lavori. “L’altroieri hanno spaccato nuovamente un marciapiede appena fatto – rivela Meloni – e oggi stanno grattando nuovamente l’asfalto che avevano rifatto ad inizio lavori… io non sono un tecnico, ma penso che l’asfalto vada fatto al termine dei lavori, no?”. Mentre Caviglione si chiede: “Ci è stato assicurato che il mercato, che dovrà abbandonare le aree di Binario Blu, si sposterà in piazza del Popolo e aree limitrofe, ma avendo messo dei paletti irremovibili ci chiediamo: come faranno i banchi ad entrare in queste aree se ci sono dei paletti che non si possono togliere?”.

via monti

Insomma, in “via Morti” la vita è diventata dura, durissima. Il malcontento si traduce in attacchi all’attuale amministrazione (“In campagna elettorale erano sempre qui ed erano tutti amici, da quando hanno vinto sono spariti…”), alla decisione di chiudere il bagno pubblico di piazza del Popolo (presa dall’assessore Montaldo per ragioni di bilancio, costava quasi 22.000 euro l’anno), a quella di trasferire il mercato (“Binario Blu ha solo una porzione della piazza, il mercato ci starebbe: perchè lo spostano, cosa vogliono farci veramente nelle aree rimaste libere?“). L’unica speranza, concordano tutti, è una riapertura tempestiva.

Ad oggi la “luce” del fine lavori è fissata per il 20 dicembre, una data che vale quel che vale dati i continui rinvii. In ogni caso Caviglione prova a guardare avanti: “Dopo l’apertura chiediamo attenzione a tre punti: ordine pubblico, viabilità e fruibilità della piazza. Chiediamo che veramente venga posta attenzione alla sicurezza percepita, che non ci sia una ‘deregulation’ del traffico come avveniva prima della chiusura, ma soprattutto che si usufruisca della piazza immediatamente, a lavori terminati: pensare già ora di portare qui eventi, mercatini, manifestazioni artistiche e culturali, sin dalla prima settimana di riapertura”.

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