Politica

Caso “I Feel Good Finale”. Simonetti: “L’assessore Casanova ha sbagliato”. La Lega chiede Consiglio comunale ad hoc

feel good finale

Finale L. Non si placa la polemica sui contributi alle associazioni finalesi che ha visto nel mirino il caso di I Feel Good. All’attacco dell’assessore Casanova, che ha difeso la delibera approvata dalla giunta comunale, il consigliere di opposizione di “Per Finale” Simona Simonetti, che ha chiesto di accedere a tutti gli atti sulla vicenda per fare chiarezza.

“Le dimissioni di Casanova da I Feel Good sono state rassegnate non prima delle elezioni (come dichiarato) ma dopo. La copia delle dimissioni è stata consegnata al Comune di Finale come “prova” della eleggibilità di Casanova: infatti, non si può essere eletti consiglieri e contemporaneamente amministrare i soldi di una associazione o società finanziata dal Comune. Nella sua lettera specifica proprio di dimettersi perché la carica sarebbe incompatibile con il suo ruolo da assessore. Quindi, quando si è dimesso, sapeva di essere stato eletto e di aver vinto le elezioni, avendo già la certezza che 4 giorni dopo sarebbe stato nominato assessore” dice la Simonetti.

“Dimettersi dopo le elezioni è legittimo e poiché è avvenuto prima del Consiglio comunale di insediamento è perfettamente legale. Tuttavia l’assessore, prima di partire in quarta con dichiarazioni roboanti in cui invita addirittura a rivolgersi alla Procura, poteva verificare l’effettiva data delle sue dimissioni. Invece ha sparato un “prima delle elezioni” prendendo lucciole per lanterne. Un “errore” che è solo l’ultimo di una serie perché la vicenda di I Feel Good è stata gestita male e con pressapochismo”.

“Bastava poco: bastava che Casanova copiasse da se stesso. Il 9 giugno, infatti, Claudio Casanova si è dimesso sia da tesoriere di I Feel Good e da presidente della Polisportiva. La Polisportiva ha avuto un comportamento ineccepibile: ha subito eletto un nuovo presidente e lo ha comunicato al Comune ed ai soci. Se anche l’associazione I Feel Good avesse adottato lo stesso rigore designando subito un nuovo tesoriere e comunicandolo sul sito web questa polemica non sarebbe mai nata” sottolinea ancora l’esponente della minoranza finalese.

“Non per l’errore di per se piccolo ma per la mancanza di fiducia. Sono l’opacità e l’imprecisione che hanno alimentato il sospetto. E voglio dirlo chiaro in questa vicenda i cittadini hanno ragione ad essere esigenti con la politica e a pretendere trasparenza. Perché girano molti soldi pubblici. Invece di alzare il livello dello scontro l’assessore e l’associazione potrebbero comunicarci il nome del nuovo tesoriere” conclude Simona Simonetti.

Sul caso si è riunito anche il direttivo della Lega Nord: “Dubbi e perplessità, e si legge inoltre che vengono espresse da più parti lamentele per come sono state disposte le luminarie sul territorio Finalese. Riteniamo che per fare chiarezza su tutta la vicenda debba essere convocato al più presto un Consiglio comunale aperto alla associazioni e alla popolazione, utile occasione per chiarire la vicenda”.

“Per cui riteniamo che la minoranza tutta debba richiedere la convocazione del Consiglio comunale. Dopo e solo dopo le doverose spiegazioni pubbliche della maggioranza ai cittadini se non soddisfatti,potremo pensare ad altre eventuali iniziative” conclude la Lega.

Ecco il documento sulle contestate dimissioni dell’assessore Casanova

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