Il caso

Finale, la procura indaga sui fondi erogati all’associazione “I Feel Good”

L’indagine ha preso le mosse da un esposto presentato dalla minoranza in consiglio comunale

I feel good

Finale Ligure. La procura della Repubblica di Savona sta indagando sui fondi stanziati dal Comune di Finale all’associazione “I Feel Good”. Dal sesto piano di palazzo di giustizia però non trapela nessun particolare, ma solo la conferma dell’esistenza di un’indagine che è coordinata dal sostituto procuratore Ubaldo Pelosi.

Gli accertamenti da parte degli inquirenti hanno preso le mosse dall’esposto presentato dalla minoranza in consiglio comunale e di cui IVG.it aveva già scritto (leggi l’articolo sulla polemica e la replica dell’amministrazione). Quello che però nessuno dei consiglieri dell’opposizione alla giunta Frascherelli si aspettava è che da una “semplice” mossa politica potesse scatenarsi quello che potrebbe diventare un vero e proprio terremoto all’interno del parlamentino finalese.

Una delle ulteriori conferme dell’esistenza di un’indagine avviata dopo l’esposto era arrivata nei giorni scorsi quando i carabinieri della polizia giudiziaria hanno ascoltato come “persone informate sui fatti” alcuni consiglieri finalesi (gli interrogatori sono stati tutti secretati). La sensazione è che gli accertamenti investigativi possano prendere una strada molto più importante rispetto alla portata dell’esposto da cui erano scaturiti.

Sotto la lente sarebbero finite le delibere della giunta con la quale vengono destinati fondi alle associazioni cittadine che si occupano di organizzare eventi culturali e manifestazioni nelle varie zone della comune rivierasco. In particolare l’attenzione dei militari sarebbe stata attirata dalla delibera numero 176 con cui la giunta Frascherelli, il 4 dicembre 2014, assegnava all’associazione “I Feel Good” i fondi per le iniziative natalizie. Un totale di oltre 57 mila euro, su una delibera di complessivi 120 mila euro che coinvolgeva altre 12 associazioni.

A non quadrare sarebbero i conti delle spese messe a bilancio, visto che il regolamento del comune finalese prevede un rimborso massimo del 50 per cento dei costi sostenuti. Secondo quanto trapela, sembrerebbe che nel bilancio dell’associazione risultino spese differenti rispetto a quelle rendicontate all’amministrazione comunale.

Non è escluso che nei prossimi giorni al sesto piano del palazzo di giustizia di Savona siano convocati anche i membri della giunta Frascherelli che hanno votato la delibera incriminata e gli altri provvedimenti sui finanziamenti da parte del comune alle associazioni. L’indagine è solo all’inizio ma è certo che gli sviluppi potrebbero causare ulteriori mal di pancia all’amministrazione finalese.

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