Cronaca

Borghetto, si difende il cinese arrestato per stalking verso la figlia: è accusato di essere un “padre-padrone”

tribunale Savona

Borghetto S.S. Ha negato ogni accusa davanti al giudice per le indagini preliminari Donatella Aschero. Il quarantenne cinese, residente a Borghetto, finito in manette nei giorni scorsi con l’accusa di stalking verso la figlia ventenne, ha scelto quindi di raccontare la sua versione dei fatti. L’uomo avrebbe quindi negato di aver assunto atteggiamenti da “padre-padrone” nei confronti della ragazza perché non “gradiva” che avesse una relazione con un giovane italiano.

Il quarantenne cinese era finito ai domiciliari (misura che resta tuttora valida) in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. La figlia dell’uomo, nel frattempo, ha trovato un’altra sistemazione abitativa. Secondo quanto accertato dai militari, il fatto che il fidanzato della ragazza sia italiano e non cinese ha avuto il suo peso ma a quanto pare non era stata solo questa relazione al di fuori della comunità di origine a creare enormi problemi all’interno della famiglia.

Al padre non sarebbe andato giù nemmeno il fatto che la figlia frequentasse l’università, uscisse di casa e addirittura leggesse libri. Per impedire alla giovane di fare tutto questo non avrebbe esitato a minacciarla e ad assumere comportamenti violenti. Una situazione diventata insostenibile al punto che, ricevuto il rapporto dei carabinieri, il giudice ha deciso nel giro di pochissimi giorni per l’arresto dell’uo

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