Cronaca

Savona, “Ottimizzare la combustione per inquinare meno”: ecco gli obiettivi del Polo “Energia Sostenibile”

polo energia sostenibile

Savona. Un incontro tra imprese che si occupano di energia e centri di ricerca. Si potrebbe riassumere con queste parole il senso del Polo di Ricerca e di Innovazione sull’energia sostenibile, che è stato presentato ufficialmente questa mattina nella sede dell’Università di Savona. Il Polo “Energia Sostenibile” – costituito in risposta al bando regionale sui Poli di Ricerca e di Innovazione – raggruppa complessivamente 32 soggetti, tra cui 27 imprese e 5 centri di ricerca, inclusi l’Università di Genova e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, a cui si aggiungono le collaborazioni di centri di ricerca internazionali.

Il Polo, in cui I.P.S. ricopre il ruolo di “soggetto gestore”, ha l’obiettivo di raggruppare imprese e organismi di ricerca liguri in un percorso di interazione, scambio di conoscenze ed esperienze, sviluppo di attività di ricerca ed innovazione sulle tematiche legate all’utilizzo di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, alla riduzione dell’impatto ambientale di sistemi di generazione a combustibile fossile e alla gestione efficiente delle infrastrutture energetiche.

“Abbiamo vinto un bando – spiega il presidente di Ips Carlo Ruggeri -, Savona è riconosciuta come polo di ricerca ed innovazione per l’energia sostenibile e oggi presentiamo l’attività che è già avviata visto che questo è un polo che non si limita a far girare la carta. Abbiamo già installato un laboratorio facendo una gara internazionale per avere una dotazione di strumenti che sicuramente è una delle migliori in Europa per lo studio della combustione. Quindi questo è un incontro tra imprese che si occupano di energia e centri di ricerca, in primo luogo l’università ed il polo savonese con la Facoltà di Ingegneria, ma anche Cnr ed altri centri di ricerca”.

“E’ importante avere questa iniziativa qui a Savona perché da un lato su questo territorio esistono imprese che si occupano di energia e producono macchinari e strumenti per produrla. E poi è necessario perché qualsiasi energia oggi si produca, aldilà delle rinnovabili, lo si fa attraverso la combustione e questo crea dei problemi e anche quello che viene ritenuto un combustibile ecologicamente corretto come le biomasse in relatà hanno due problemi. Uno hanno pochissima resa energetica e l’altro, che è connesso, è che buttano nell’aria molte materie combuste. Quindi la ricerca è questa: ottimizzare la combustione, bruciare meglio e di più per avere più resa e meno inquinamento. Bisogna avvicinarsi al punto zero cioè avere energia senza inquinare e questo è l’interesse anche delle imprese perché vuol dire che si sfrutta tutta la potenzialità energetica del combustibile” aggiunge Ruggeri.

“A livello di finanziamenti il polo è coperto perché da un lato ci sono i fondi comunitari e abbiamo vinto un bando, dall’altro ci sono le imprese che ci credono e poi Ips, il soggetto gestore, che ci crede. Per questo abbiamo anticipato noi degli investimenti che rientreranno attraverso l’utilizzo dei laboratori. Le grandi imprese che già si sono prenotate e parteciperanno a questi lavori di ricerca pagheranno l’uso del laboratorio, i ricercatori li metterà a disposizione l’università e si rientrerà così dell’investimento fatto attraverso un canone di utilizzo di questi strumenti. Detta così è semplice però è anche un gesto di coraggio che in questi momenti credo che ci voglia” conclude il presidente di Ips.

Entusiasta del progetto anche il numero uno di Spes Alessandro Schiesaro: “Questo polo rappresenta il coronamento di un progetto avviato praticamente quindici anni fa da Spes e poi anche da Ips che ha poi consentito l’insediamento di altre aziende all’interno del Campus. Adesso con questo progetto in maniera ‘virtuale’ si portano dentro anche aziende che continuano la loro attività in altre sedi”. Sul momento di cris che comporta tagli ed eventuali rischi per il polo universitario savonese Schiesaro non ha dubbi: “Non credo proprio che il Campus corra dei rischi. Credo francamente che la formula che abbiamo adottato, azienda, ricerca ed università messe insieme, funzioni. Poi certo i tempi sono duri per tutti quindi non bisogna sedersi, ma non credo ci siano problemi per noi”.

Soddisfatta per l’attività del polo anche Paola Girdinio, preside facoltà di Ingegneria Unige: “Gli obiettivi di questo polo sono ovviamente di rafforzare tutta l’attività di ricerca su cui punta moltissimo la facoltà di Ingegneria a Savona che è il settore dell’energia ed in particolare quello dell’energia sostenibile. Questo è un progetto che va a cordinarsi con una serie di altri progetti molto significativi presenti nel polo savonese che sono un centro di ricerca interdipartimentale e abbiamo delle camere di combustione finanziate da Finmeccanica con progetti significativi”.

“La scelta di Savona è perché la facoltà ha puntato molto su questa sede diversificando ovviamente l’offerta con Genova. Grazie a questa splendida collocazione a Savona siamo riusciti a realizzare un Campus, una cosa non semplice in Italia. Questa struttura ci permette di realizzare laboratori ed attività di ricerca che non potremmo realizzare se non avessimo questi spazi” conclude Girdinio.

All’incotro di presentazione del Polo “Energia Sostenibile” erano presenti tra gli altri, l’assessore provinciale Sambin, l’assessore comunale Elisa Di Padova, il sindaco del Comune di Cairo Fulvio Briano, Luciano Pascquale e Fabio Atzori.

Il Polo collocato presso gli spazi del Campus Universitario di Savona e del Parco Tecnologico di Ferrania, consentirà di dare impulso alla ricerca, principalmente applicata e industriale, in materia di energia e di ricondurre a sistema gli investimenti in R&D anche tramite laboratori e centri di ricerca comuni. Nell’ambito dell’incontro di oggi è stato presentato anche il sistema “Laser Induced Fluorescence” e “Particle Image Velocimetry”, un sistema di diagnostica della combustione tra i più avanzati in Europa, acquistato recentemente dal Polo e primo di una serie di investimenti in infrastrutture previsti in sede di Piano triennale.

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