I dati

21 settembre Giornata Mondiale dell’Alzheimer, a Savona l’associazione ha 40 iscritti. Ecco perché è importante sensibilizzare

I dati riguardanti la malattia sono allarmanti e si stima che nel 2050 le persone affette da demenza siano il triplo di quelli attuali. Venerdì 20 settembre (ore 15.00) al Cinema Diana si terrà un incontro

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Savona. Il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer e rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare la popolazione riguardo a questa malattia, i suoi effetti e le modalità per affrontarla.

“È importante sensibilizzare su questo argomento affinché le persone abbiano più consapevolezza della malattia in modo da capire quelli che sono i primi sintomi e rendere più frequente una diagnosi precoce”, afferma il dottor Giuseppe Russo, responsabile della Struttura Semplice dipartimentale demenze e Coordinatore del Centro per i disturbi cognitivi e le demenze di Asl2.

I dati riguardanti la malattia sono allarmanti e si stima che nel 2050 le persone affette da demenza siano il triplo di quelli attuali, questo anche in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita. Ebbene però capire che la malattia non colpisce solo l’età avanzata ma ci sono anche casi di Alzheimer fra le persone di età compresa tra i 30 e i sessant’anni”, prosegue.

“Ora più che mai è necessaria fare una diagnosi il più precoce possibile anche in vista dei nuovi trattamenti e dei nuovi farmaci che a breve verranno commercializzati – prosegue – si sta inoltre sempre più lavorando su test che ci permettono di fare diagnosi precoce individuando dei marcatori ematici e ciò vuole dire che basterà fare un semplice prelievo del sangue. Alcuni di questi test vengono già utilizzati”.

Nonostante la percezione del pericolo della malattia, solo una ristretta minoranza di persone dichiara oggi di essere molto informata. I dati indicano una percentuale del 15% mentre solo il 45% dichiara di essere abbastanza informato. Il livello di informazione sale al 60% di coloro che dichiarano di essere a conoscenza dei sintomi, del decorso e dell’esito della malattia, mentre solo una minoranza è informata sulle possibilità di cura, di diagnosi precoce e di prevenzione. Da qui l’importanza di fare delle campagne di sensibilizzazione.

In Italia si stima che le persone affette da demenza di Alzheimer siano circa 600.000. La malattia determina nella persona colpita una profonda sofferenza psicologica ma ad essere colpiti sono anche i familiari, i cosiddetti caregiver, cioè le persone che vivono accanto ai malati e se ne prendono cura ogni giorno. La cura di un parente malato di Alzheimer è impegnativa sia sul piano organizzativo, che su quello emozionale.

I familiari si ritrovano a dover affrontare e gestire un radicale cambiamento della persona malata, che porta a una progressiva perdita dell’identità e della storia affettiva- afferma il dottor Russo – Una tale situazione comporta sentimenti di impotenza, solitudine, ansia e angoscia anche nelle persone che vivono accanto a chi è colpito dalla patologia”.

Emerge quindi l’importanza di offrire un sostegno anche di tipo psicologico ai caregiver, in modo tale da aiutarli a gestire l’enorme carico emotivo e organizzativo che l’Alzheimer causa. A questo proposito sono molto importanti le istituzioni, in Asl abbiamo creato anche un percorso psicologico appropriato, e le associazioni del settore presenti sul territorio, con i gruppi di auto mutuo aiuto, gli alzheimer caffè, i laboratori di stimolazione cognitiva”.

In tale contesto, l’ASL2 di Savona ha organizzato alcune iniziative rivolte alla cittadinanza, al fine di informare e supportare chi è direttamente o indirettamente coinvolto nella gestione dell’Alzheimer.

Venerdì 20 settembre, alle ore 15.00, presso il Cinema Diana di Savona, si terrà un incontro/dibattito dal titolo “Alzheimer: per conoscere, capire, convivere con la malattia”. Questo evento, promosso in collaborazione con l’Associazione Alzheimer ODV di Savona, vedrà la partecipazione di esperti e professionisti del settore, che affronteranno diversi temi cruciali riguardanti la malattia.

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Durante l’incontro, verranno trattati gli aspetti legati ai risvolti clinici dell’Alzheimer, alle nuove terapie in fase di sviluppo, e agli strumenti assistenziali che possono migliorare la qualità della vita sia dei malati che dei loro familiari. Sarà un’occasione per approfondire come la diagnosi precoce e il supporto adeguato possano fare la differenza nella gestione della patologia.

L’associazione è costituita da una quarantina di persone, tra caregivers e pazienti con Alzheimer. La nostra missione è avere “cura” dei caregivers attraverso formazione, ascolto, supporto psicologico e informazione”, afferma Iolanda Sandrone, presidente dell’associazione Alzheimer odv di Savona.

“Ogni terzo venerdì del mese si è costituito un gruppo di auto mutuo aiuto che ha come facilitatore la presidente onoraria Clara Simioni che ha fondato e sviluppato l’associazione. Stiamo lavorando per integrare il nostro comitato scientifico con la presenza di vari specialisti al fine di aiutare i parenti a capire, prevenire e affrontare i problemi derivanti dalla patologia”, afferma.

Nel futuro prossimo (con il contributo dell’Asl2) c’è la costituzione di uno sportello informativo e l’organizzazione di convegni, aperti alla cittadinanza per raccontare, spiegare, e aiutare ad affrontare questa patologia che più di tutte coglie impreparati e fragili nel supporto ai nostri cari.

“Come ente del terzo settore l’associazione è una odv e la sua missione è attivarsi per chi ha delle fragilità, dei bisogni e delle richieste. Importante secondo me è creare una rete tra le realtà che operano sul territorio, condividere e lavorare insieme. Se si affronta uniti un problema e ognuno da il suo contributo, anche col supporto indispensabile delle istituzioni, le difficoltà di riducono e soprattutto ripeto si ha “cura” gli uni degli altri”, conclude Iolanda Sandrone.

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