Cronaca

Savona, i topi divorano i rat box e si arrampicano anche sugli alberi

Savona. Problema ricorrente quello dei topi nei centri urbani di certe dimensioni. A Savona è un fatto notorio, se non fosse che ultimamente nel capoluogo provinciale l’allarme comincia a diventare cronico. Anche gli alberi di fico, come si vede nella foto scattata nella salita di Santa Lucia a poca distanza dal porto, ospitano gli animaletti noti come nemici dell’igiene pubblica.

Il dato chiave è che l’aumento della popolazione murina sul territorio comunale è attestato da una relazione dell’Ata, stilata a luglio, che effettivamente dimostra una situazione di pericolo igienico-sanitario. Sono stati posizionati 25 “rat box”, ossia dispenser di esche rodicide, in punti strategici dei quartieri. Il risultato che ne è emerge è che negli ultimi mesi sono aumentati i consumi di esche da parte dei roditori, in particolare topi di condotta.

Con questo boom demografico di topi in città l’amministrazione corre ai ripari: il sindaco Federico Berruti nei giorni scorsi ha emesso un’ordinanza per disporre un intervento generalizzato di derattizzazione per tutti gli immobili (edifici, costruzioni, spazi di proprietà privata o di enti) situati all’interno dei confini cittadini.

Tutti i proprietari di immobili dovranno procedere a loro cura, spese e responsabilità, all’integrale derattizzazione dei loro locali e precisamente quelli che costituiscono ricetto di ratti, quali scantinati, soffitte, sottotetti, spazi destinati a giardini e a verde in genere, distacchi, cunicoli, gallerie, intercapedini, ruderi, depositi o fosse per la raccolta dei rifiuti, reti fognarie e letti di corsi d’acqua.

I trattamenti dovranno essere almeno 3, ad intervalli non inferiori a 30 giorni e non superiori a 60 giorni l’uno dall’altro. Entro 8 giorni dal termine del ciclo di derattizzazione i proprietari di immobili o i loro amministratori dovranno provvedere a far pervenire al Settore Pianificazione Territoriale ed Ambientale – Servizio Ambiente apposita certificazione, rilasciata dalla ditta, che provi l’avvenuta disinfestazione. Oltre ai sistemi di derattizzazione diretta dovranno essere attuati sistemi di derattizzazione passiva per prevenire la diffusione dei topi, evitando di accumulare in cantine, magazzini e spazi a cielo aperto, rifiuti e oggetti che possano favorire la nidificazione dei topi, anche eliminando aperture in scantinati e sottotetti. A vigilare ci pensa la polizia municipale e i trasgressori rischiano una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.

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