Cronaca

Il concorso della Consulta perde il patrocinio del Rotaract Club. La difesa del presidente Laurelli

studenti

Savona. Il concorso “Luce alla Storia” promosso dalla Consulta provinciale degli studenti – e incentrato sulla figura di Giuseppina Ghersi e sulla sua tragica uccisione – ha dato il via ad un acceso dibattito sul revisonismo storico. Dopo la protesta di 400 studenti del liceo classio “Chiabrera” e dello scientifico “Grassi” che hanno sottoscritto un documento che boccia il concorso, arriva la risposta del presidente della Consulta provinciale, Michele Laurelli.

“E´ gravissimo che Zunino additi come da me strumentalizzata una vicenda che, nella realtà, utilizza per i propri fini politici – dice Laurelli – E´ ancora più grave che simile contestazione, utilizzando come strumento gli studenti, avvenga mesi e mesi dopo la pubblicazione del bando (15 dicembre 2010), e a soli 15 giorni dalle Comunali, e che non sia stata fatta nelle sedi adeguate, ma soltanto a mezzo stampa. Il che dice tutto su chi sta strumentalizzando la vicenda”.

“Per quanto riguarda la presunta ‘linea della presidenza della Consulta’, faccio presente al caro Zunino che la nostra istituzione non emana atti nello stesso modo di questi famosi Comitati studenteschi che, non riportando alcuna firma, emanano evanescenti dichiarazioni, senza redigere verbali e senza le formalità che spetterebbero a una seria rappresentanza studentesca. La decisione di emanare il bando di concorso, infatti, è partita a seguito di una delibera all’unanimità -quindi comprendendo anche i loro rappresentanti- svoltasi nel corso di una seduta plenaria. L´iter è poi proseguito con una seduta di una commissione appositamente creata che comprendeva il rappresentante del liceo Classico Chiabrera, del liceo Scientifico Grassi ed i rispettivi insegnanti”.

“La cosa più grave, a mio avviso, è che Zunino indichi come ‘un gesto di grande maturità democratica’ la scelta di alcuni studenti di privare altri la partecipazione ad un concorso. Sinceramente trovo tutto ciò molto anti-democratico. Perché questi Comitati non se la prendono con i propri rappresentanti in seno alla Consulta? In fondo sono stati loro ad eleggerli, nel rispetto delle vere norme democratiche. Riguardo alla mia posizione nello scenario politico: strano che uno che si dice ‘democratico’ non accetti l´idea che una democrazia preveda il governo da parte di persone che sono cristallinamente schierate. Forse l´amico Zunino, figlio di un parlamentare, conosce meglio i giochi. Sarebbe forse più comodo mettere fantocci allieneati al partito per poi muoverli come si vuole? Io mi sono presentato in Consulta senza peli sulla lingua. Ho detto come la pensavo, e sono stato eletto presidente”.

“E poi, come si può accusare qualcun´altro di essere politicamente schierato, quando si parla a nome dei Giovani Democratici? Io ho sempre parlato a nome della Consulta o a titolo personale, mai come rappresentante di partito. E per aggiungere una nota interessante sul distacco della Consulta dalla politica, la delibera n°10 del 2011 “Il Presidente della Consulta non può avere cariche all’interno di un partito” l’ho proposta io, con un mio decreto. E infatti non ricopro alcuna carica né giovanile né politica all´interno del mio partito”, conclude Laurelli.

Intanto, però, il concorso “Luce alla Storia”, incentrato sulla tragica uccisione di Giuseppina Ghersi, perde il patrocinio del Rotaract Club Savona. “La Consulta Provinciale degli Studenti di Savona, quale organo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha proposto al Rotaract Club Savona di patrocinare, per mezzo di una contribuzione economica, il concorso in oggetto – si legge in un comunicato del Rotaract Club – L’Associazione, anche in considerazione di un comunicato della Presidenza Nazionale dell’A.N.P.I., ove si affermava di apprezzare e sostenere il progetto, ha ritenuto che lo stesso potesse essere conforme ai propri obiettivi. Del resto non si vede come da un organo, quale la Consulta Provinciale degli Studenti, che adempie a funzioni istituzionali di rappresentanza, possano promanare iniziative parziali o politicizzate”.

“Tuttavia, pur confidando nella buona fede della Consulta, questo Sodalizio ha ritenuto che il bando di concorso non presentasse quei requisiti di assoluta trasparenza e professionalità, necessari per la concessione di un patrocinio. Il Consiglio Direttivo ha pertanto deciso, pur non negando la possibilità di collaborare in futuro con la Consulta, di revocare l’appoggio significato in precedenza e ne ha dato debita comunicazione agli interessati. Il Rotaract è un’associazione giovanile internazionale apolitica e, come tale, non deve in nessun caso trovarsi coinvolta in confronti tra ideologie avverse cui non appartiene e mai apparterrà. È doveroso precisare, peraltro, che il Nostro Sodalizio, fedele ai principi che lo ispirano ed informato ai valori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, della Carta Europea dei Diritti dell’Uomo, dei Trattati dell’Unione Europea e della Costituzione della Repubblica Italiana, promuove la cultura della pace tra i popoli e favorisce la comprensione internazionale. Non possiamo che esprimere, quindi, in conformità con i principi del Diritto Internazionale, la nostra più ferma condanna nei confronti di qualsiasi atto criminale o violento perpetrato ai danni di civili inermi nel corso di operazioni militari che deve ritenersi – in ogni caso – ingiustificato ed ingiustificabile”.

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