Savona: inaugurata la Sala della Sibilla, nuovo centro congressi (foto)

Savona. E’ appena terminata la cerimonia di inaugurazione della Sala della Sibilla, presso il Complesso Monumentale del Priamar a Savona, alla presenza del primo cittadino Federico Berruti e di diverse autorità cittadine. Padrone di casa è stato il presidente della Fondazione De Mari Carisa di Savona, che ha fortemente voluto il restyling del prezioso spazio al Priamar: “E’ un sogno che si realizza – ha detto -. Credo che questa struttura risponda elle esigenze della città e della provincia per un nuovo, moderno e funzionale centro congressi che potrà ospitare diversi eventi. La Fondazione è in prima linea per la realizzazione di progetti di questo genere e nel nostro documento di programmazione che presenteremo a fine ottobre ci saranno altre risorse destinate alla cultura” ha sottolineato il presidente Romani.

La sala è stata trasformata in un moderno centro congressi adattabile a diverse tipologie di manifestazioni. Grazie all’installazione di pareti manovrabili e compattabili potrà essere utilizzata nella sua configurazione più ampia con 260 posti a sedere o nella versione a due sale da 50 e 142 posti. La sala, completamente climatizzata, è stata dotata di impianto audio, dati, videoconferenza, impianto di illuminazione, movimentazione tendaggi, il tutto governato elettronicamente da un sistema di supervisione.

E’ stata realizzata attraverso l’utilizzo delle migliori e più moderne soluzioni impiantistiche, nonché con le massime dotazioni di sicurezza in termini di antincendio. Il soffitto è stato realizzato tramite una controsoffittatura ad onda in materiale specifico per la diffusione uniforme delle onde sonore (topacustic). Il layout della sala prevede anche la presenza di servizi igienici, sala regia, reception e la predisposizione per la traduzione simultanea.

La sala congressi della Sibilla è stata realizzata con un quadro economico di 1.600.000 euro di cui 1.000.000 euro di contributo regionale a valere sui fondi POR, 400.000 euro di contributo della Fondazione De Mari e 200.000 di mutuo comunale.

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