Le dichiarazioni

Rigassificatore, il ministro Pichetto Fratin allontana ogni dubbio: “Non cambia nulla, si va avanti con l’iter”

Il ministro dell'Ambiente conferma che Piana dovrebbe essere il commissario: "Gli incarichi dovrebbero passare al presidente ad interim visto che sono attribuiti al presidente della Regione. Ora si sta facendo una valutazione giuridica ma non dovrebbero esserci problemi"

Genova/Savona/Vado Ligure. “Come procederà la questione del rigassificatore? Nel modo ordinario, non cambia nulla”. A mettere fine ai dubbi legati al trasferimento della Golar Tundra, che a partire dal 2026 sarà posizionata al largo delle coste di Savona e Vado Ligure, è il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Il ministro questa mattina ha partecipato all’evento di Palazzo Ducale “Quo Vadis Terra?” (che ha visto tra gli altri anche la presenza dal sindaco di Genova Marco Bucci) dove a margine dell’evento ha ribadito con chiarezza che lo spostamento della nave rigassificatrice da Piombino a Vado non è dubbio. Quindi nonostante la maxi inchiesta legata alla corruzione che ha visto l’arresto ai domiciliari del presidente Toti, che è commissario dell’iter (da luglio 2023), il progetto andrà avanti: “Entro la fine dell’anno dovrebbe arrivare l’ok definitivo del via, poi mese più mese meno è difficile valutare”.

Nessun dubbio quindi, anche se è slittato l’esame del comitato tecnico regionale previsto inizialmente per domani. Per il governo non ci sarà nessuno stop all’iter e non ci sono quasi più dubbi neanche sulla questione nuovo commissario che quindi dovrebbe essere Alessandro Piana. Come avevamo anticipato nei giorni scorsi non ci sarà nessun strano avvicendamento, il ruolo di commissario infatti è assegnato con il decreto 2366 del 2023 al “presidente pro-tempore della Regione Liguria“. Quindi in altre parole a chiunque ricopra quella funzione

La pratica dunque passerà nelle mani del vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana, che da martedì 7 maggio è subentrato a Toti in tutte le sue deleghe e funzioni.  “Sì, c’è una tesi che sia automatico perché il commissario è il presidente, si tratta di vedere giuridicamente qual è il percorso. Le gestioni commissariali continueranno. Ora stiamo facendo la valutazione giuridica nell’immediato, ma non dovrebbero esserci assolutamente problemi, le opere devono andare avanti. “, afferma il ministro.

Il futuro della Regione Liguria è ancora tutto da scrivere. Sul tavolo tante ipotesi tra cui le dimissioni del presidente (ieri però Piana ha ribadito la vicinanza a Giovanni Toti) che porterebbero al voto anticipato, probabilmente ad ottobre, in questo caso si potrebbe assistere alla formazione di una giunta di diverso colore politico. Ma per il ministro il rigassificatore non è in dubbio nemmeno in questo caso: “Io sono convinto che le istituzioni devono essere istituzioni, al di là dell’appartenenza politica – afferma Pichetto Fratin-. Le faccio un esempio: ho un rapporto eccellentissimo con l’Emilia Romagna, stiamo andando avanti sul rigassificatore a Ravenna e siamo di colori diversi”.

Per quanto riguarda le eventuali dimissioni del presidente Toti “non è un’opinione che devo esprimere io come governo – prosegue – è una valutazione che dovrebbe fare Toti. Io considero il governatore una persona onesta, quindi non ho elementi per fare altre valutazioni. Se il presidente vuole governare dai domiciliari è una sua scelta – conclude – si tratta di vedere anche i tempi”.

 

 

 

 

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