Savona. Momento di svolta per la storia della Letimbro, club fondato nel 1945 e radicato nella valle del Santuario. Il capitolo del presidente Giuseppe Vitellaro si è concluso ieri sera con una cena insieme alla squadra. L’imprenditore savonese chiude un periodo lungo sette anni e ricco di successi. Spicca certo la vittoria della Seconda Categoria nell’annata 15/16 ma soprattutto l’aver mantenuto in Prima Categoria una formazione abituata più alla Terza che alla Seconda per 7 anni. Il tutto inserendosi bene con i dirigenti storici, tra cui il sempre presente Antonio Vitiello.
Ora le strade per il club gialloblù sono due: avanti così se qualcuno è disposto a ereditare il testimone, oppure fusione con una realtà vicina interessata al titolo sportivo. “Sono stati sette anni meravigliosi – spiega Vitellaro – ma ora non ci sono più le condizioni per me per andare avanti così. Non è semplice mantenere una squadra in Prima Categoria che non può contare su un campo in gestione o su un settore giovanile. Così come attrarre sponsor visto che la Letimbro ha un bacino di utenza ristretto ai 20 giocatori della prima squadra e a qualche dirigente”.
Vitellaro ha salutato ieri la squadra e lo staff ma rimane attivo per far sì che il lavoro non vada disperso: “Mi sto adoperando per salvare il nome della Letimbro parlando con persone che potrebbero essere interessate a prendere il mio posto. La seconda strada è la fusione con un società meglio strutturata e magari interessata al titolo sportivo per dare vita a un club con doppio nome”.
Sono circolate voci intorno al possibile futuro di Vitellaro nel mondo del calcio. Al momento il presidente non si sbilancia ma spiega: “Non mi ritiro dal mondo del calcio. Vorrei essere presidente, ma non un patron”.