La protesta

Operaio ferito a Vado, i lavoratori del porto scioperano: “Chiediamo di intervenire su tutta la filiera degli appalti”

A due giorni dall'incidente che ha visto coinvolto un 23enne Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono nuovi protocolli di sicurezza: "Anche questo incidente incredibilmente avviene con l'utilizzo e l'applicazione di un contratto nazionale che non è quello che si dovrebbe utilizzare"

Vado Ligure. Dopo l’incidente di due giorni fa che ha coinvolto un operaio di 23 anni (residente a Sestri Ponente), rimasto ustionato dal ritorno di fiamma mentre lavorava in porto, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno indetto due ore di sciopero per ogni turno nelle giornate di giovedì 18 aprile e venerdì 19. 

“L’operaio era impegnato in alcuni rilevamenti per la costruzione dei cassoni della Diga Foranea di Genova. Dalle ricostruzioni dei sindacati sembrerebbe che il lavoratore, mentre riscaldava il cemento per le procedure di verifica dei cassoni (dei carotaggi), sia stato colpito da un ritorno di fiamma, causato da un colpo di vento. Le organizzazioni sindacali manifestano la propria preoccupazione per le condizioni del lavoratore che comunque indossava la tuta ignifuga ed esprimono forte vicinanza alla famiglia, agli amici e ai colleghi. Scioperiamo prima di tutto per solidarietà verso questo ragazzo ma abbiamo anche un obiettivo comune: quello di espandere i protocolli di sicurezza che sono già stati firmati anche in altri porti” afferma Alessio Negro , segretario della Filt Cgil savonese.

“Chiediamo a tutte le istituzioni, all’autorità di sistema portuale e alla Prefettura di creare dei protocolli di sicurezza con l’intervento attivo delle Asl, con quello delle Rlss sito del porto, con l’intervento delle segreterie di categoria perché la sicurezza deve essere pratica”.

“Come modello prendiamo quello che è già stato firmato su Genova proprio con l’Autorità di Sistema Portuale- conclude – chiediamo di portarli anche qua perché la sicurezza o è per tutti o per nessuno”.

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“Ribadiamo il concetto che c’è la necessità di intervenire su tutta la filiera degli appalti e subappalti perché anche questo incidente avviene negli appalti – afferma Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil Savona – anche questo incidente incredibilmente avviene con l’utilizzo e l’applicazione di un contratto nazionale che non è quello che si dovrebbe utilizzare. Qui addirittura si utilizza un contratto di studi professionali e, ancora una volta, ribadiamo alla Prefettura che è necessario rafforzare le norme sugli appalti sia nel privato che nel pubblico (come stiamo facendo con la Prefettura) sia in porto con l’Autorità di sistema Portuale”.

“Oggi avremo un incontro all’interno dell’Azienda per discutere sul tema della sicurezza e sulle nuove tipologie di sbarco e di lavoro perché bisogna cercare di prevenire invece che curare. Bisogna parlare anche di formazione dei lavoratori, l’ambito portuale non è facile“. Queste le parole del responsabile Rlss sito del porto di Savona e Vado Ligure.

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