Problemi

Depurazione, sorriso amaro per Borghetto: “Risorse importanti, ma non bastano. Albenga si faccia avanti”

E il sindaco Canepa aggiunge: “Già ora la mole di reflui sta creando disagi. Valuteremo una richiesta di indennizzo ai Comuni che conferiscono i reflui da noi”

depuratore borghetto

Borghetto-Albenga. Non è tutto oro quello che luccica. E il vecchio proverbio torna di moda oggi dopo l’annuncio di Regione Liguria in relazione allo sblocco di circa 10 milioni di euro per i Comuni di Albenga e Borghetto per potenziare la depurazione. 

Una somma importante, che cela però una serie di problemi. E per Borghetto il sorriso c’è, ma è agrodolce per non dire amaro, come ha spiegato il sindaco Giancarlo Canepa ai microfoni di IVG: “Le risorse sono importanti e il progetto è valido, ma attenzione, – ha precisato il primo cittadino, – i fondi sbloccati da Regione non sono sufficienti e dovranno essere cofinanziati con altri 3 milioni di euro circa. Chi li tirerà fuori?”. 

Gli oltre 5 milioni di euro destinati a Borghetto per il potenziamento dell’impianto sono infatti legati a doppio filo al futuro, nuovo collegamento con Albenga. A chi spetta, dunque, il compito di investire quanto manca?

La Servizi Ambientali senza l’adeguamento delle tariffe, come è noto, non è in grado di cofinanziare l’opera e ritengo che queste somme non debbano essere richieste ai soci. Borghetto, Loano e Toirano, pionieri in termini di depurazione, investono e hanno investito per primi e da anni, Pietra Ligure e la Val Maremola attendono da 10 anni il collettamento definitivo, chiedere ulteriori investimenti a questi comuni avrebbe il sapore della beffa – ha dichiarato ancora Canepa. – Rimane quindi Albenga, che deve risolvere il problema dell’infrazione comunitaria che grava sul suo territorio”.

E l’occasione ha fatto emergere un nuovo problema, che vede coinvolto sempre il Comune ingauno: “Da quando Albenga si è collegata a Borghetto, i miasmi, come già fatto presente nelle sedi preposte, sono aumentati in modo consistente al punto, talvolta, da arrivare anche in paese e questo non è accettabile. Stiamo svolgendo per questo motivo accurate valutazioni, anche con l’utilizzo di rilevatori elettronici utili a mappare la diffusione dei miasmi per individuarne la causa e la possibile soluzione. Vero è che, a livello temporale, questa situazione si è originata dopo l’arrivo al depuratore dei reflui trattati nell’impianto di pretrattamento di Viale Che Guevara di Albenga”.

Questo, quindi, impone un’ulteriore riflessione per il comune borghettino: “Borghetto, – ha aggiunto ancora Canepa, –  è il quartultimo Comune per dimensioni territoriali della provincia di Savona e, nonostante questo, discutibili scelte politiche del passato hanno previsto che la depurazione comprensoriale venisse concentrata qui. La nostra comunità, però, non può e non deve pagarne le conseguenze negative. Una volta concluse le verifiche, valuteremo la possibilità di richiedere il finanziamento delle opere necessarie a un efficiente contenimento dei miasmi e anche un possibile indennizzo per il carico ambientale che grava sul territorio.”

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