Pietra Ligure. L’immagine dell’allenatore in panchina con il suo taccuino è forse una delle più significative all’interno di una partita di calcio. Sinonimo di spirito critico, voglia di migliorare se stessi e le prestazioni della propria squadra.
Ed è proprio questo che esce maggiormente fuori dalle partite del Pietra Ligure: quarto in classifica da neopromosso con un gruppo coeso che prova sempre a giocare la palla, sotto le istruzioni di una giovane guida che ha sempre voluto tenere il calcio come una priorità assoluta: questo è Matteo Cocco, una delle migliori “sorprese” del campionato di Eccellenza.
Il pallone (che viaggia) sempre in testa
In quest’altro scatto ci troviamo nel 2019, quando l’attuale tecnico biancoceleste allenava gli Allievi della Baia Alassio. Un Matteo Cocco diverso, soprattutto caratterialmente, ma che già allora manifestava un impatto praticamente maniacale sul proprio lavoro.
Non passione, per Cocco si tratta di un lavoro a tutti gli effetti su cui spendere tempo ed energie. Infatti è “preparato” l’aggettivo usato dalle persone a cui si chiede “Ma com’è mister Cocco?”.
Le esperienze tra i professionisti con Genoa, Alessandria e Como gli hanno fatto fare un passo in avanti a livello tecnico-tattico, nonostante l’attenzione per il lavoro sul campo sia parte di lui da quando aveva 16 anni e ha scelto di iniziare ad allenare.
Campo ma anche gestione del gruppo
Cocco non è solo uno studioso di tattica e di tecniche di allenamento. Una grande intuizione del club che ha stupito tutti per la sua gestione del gruppo: non era facile subentrare a Mario Pisano, istituzione del calcio pietrese. Un legame umano con il gruppo emerso anche quando dopo la vittoria contro il Rivasamba la sua posizione sembrava in bilico.
Guardando le partite, si nota la grande coesione tra i più giovani e i più esperti. In ogni lettura di gara, raccontano i suoi giocatori, è presente la voglia di portare sempre un’identità di squadra forte coraggiosa.
Domenica, contro una big come la Cairese, i pietresi hanno cercato di condurre la partita senza mai snaturarsi. Sconfitta figlia di episodi, da cui la squadra trae ancora più determinazione per la corsa playoff.
“I miei calciatori”: autostima e serietà
Solitamente nel calcio dilettantistico è raro sentire usare il termine “calciatori“. Come se per esserlo servisse per forza farlo di professione. Così non accade in altri sport: un pallavolista è un pallavolista ad esempio.
Cocco, invece, usa sempre questo termine in ogni sua intervista. Sintomo che per lui si tratta di un lavoro serio, indipendentemente dalla categoria e la sua giovane età, e al contempo modalità comunicativa che alza l’autostima degli interpreti.
Quando parla della settimana cita più spesso il concetto di “lavoro” rispetto a quello di “passione”. Le due sedute video settimanali danno il segno della professionalità del tecnico biancoceleste, che usa questo strumento per evidenziare gli errori ma anche per far vedere le cose fatte bene.
Oggi sarà la prima sera di allenamento settimanale al De Vincenzi. “Il segreto è nei martedì dopo le sconfitte“, il Pietra Ligure riparte con convinzione, “it’s time to work“.
