Dopo otto risultati utili consecutivi, il Pietra Ligure perde il big match playoff contro la Cairese. La formazione di mister Matteo Cocco si è portata avanti con il rigore di Anich. Poi, i gialloblù hanno pareggiato dal dischetto con Sogno. Allo scadere della prima frazione di gioco, lo stesso attaccante argentino ha propiziato l’autogoal di Lufi. Punteggio di 1 a 2 che è poi rimasto fino al novantaseiesimo.
“Buon Pietra? – esordisce Cocco – Direi che è stato un ottimo Pietra. C’è rabbia e rammarico per una serie di situazione. C’è fastidio perché non abbiamo sbagliato la partita, ci siamo avvicinati alla perfezione sotto diversi punti di vista. Anche della gestione del clima che si è creato nella partita. Per noi è un onore giocare questa partita che è considerata uno scontro diretto. I miei calciatori sono stati almeno alla pari su tutti i duelli con quelli della Cairese. Penso al duello tra Guaraglia e Sassari. Sulla carta qualcuno poteva dire che lì avremmo subito. Invece, Guaraglia ha fatto l’ennesima grande prestazione. Sapevamo di aver tanto da dare anche quando le cose non andavano per il verso giusto”.
“La partita tesa contro il Serrà Riccò ci ha fatto crescere a livello mentale – prosegue – visto che anche oggi si è creato un certo tipo di ambiente. La gestione emotiva e dell’arbitro è stata positiva. Fino all’ultimo è rimasta una partita di calcio.
“Mancanza di freschezza in avanti? – aggiunge – No, non mi sento di imputarlo ai ragazzi. Insolito e Dominici si sono sacrificati, hanno giocato in condizioni fisiche non ottimale. Ci stava che mancasse un po’ di brillantezza fisica negli uomini offensivi. Anche Gasco non stava benissimo. Questi ragazzi hanno dimostrato attaccamento alla maglia. Purtroppo si è fatto male Rovere al gomito, ora è in ospedale“.