Vado 2024

Vado, Gilardi lancia la sfida: “Due anni di cantieri, servirà pazienza per migliorare la qualità della vita”

"I paesi dinamici cambiano e si evolvono mediando fra sviluppo economico, vivibilità, transizione ecologica e miglioramento ambientale"

Vado Ligure. “Vado ha davanti a sé grandi opportunità. Una delle più grandi è legata allo sviluppo economico del nostro territorio ma anche al miglioramento della qualità di vita dei nostri cittadini. Una migliore vivibilità del nostro paese deve essere la priorità: migliori garanzie dal punto di vista ambientale e sociale, e uno sviluppo che consenta una crescita sostenibile delle nostre imprese ma anche della cultura dei nostri cittadini”. Parole e musica di Fabio Gilardi, ormai ex vicesindaco di Vado Ligure e candidato alla carica di primo cittadino per la lista “Vado, Prima!” supportata dal centrosinistra.

Un candidato, per ora, senza sfidanti ufficiali. Il centrodestra nicchia, e potrebbe anche decidere di non partecipare alla contesa viste le scarse possibilità di vittoria: prima il cambio di casacca di Monica Giuliano, poi il suo abbandono prima di fine mandato per guidare l’agenzia regionale dei rifiuti, e infine la vicenda rigassificatore, hanno portato ai minimi storici le chance della coalizione in una cittadina già storicamente “rossissima”. Mentre il comitato di Vivere Vado, rivitalizzato proprio dalla questione rigassificatore, pare intenzionato a esprimere un avversario ma per ora non sono stati fatti nomi.

Nell’attesa, Gilardi prova a tracciare una linea. I temi sul tavolo sono tanti, alcuni più controversi di altri. E i comitati hanno già iniziato a puntare il dito contro i cantieri previsti per i prossimi due anni, o meglio sui conseguenti disagi che attendono i vadesi. “Vado è un cantiere a cielo aperto – conferma l’ex vice – I lavori saranno moltissimi, in parte finanziati dal PNRR e in parte finanziati da risorse ministeriali e di Autorità Portuale. Questa grande trasformazione è partita dieci anni fa con l’accordo di programma e oggi si vedono i primi grandi cantieri. Per esempio la nuova strada accanto al Molo 8.44, che verrà consegnata nei prossimi mesi: garantirà una nuova viabilità dalla costa verso le grandi infrastrutture senza passare attraverso la ferrovia, quindi senza passaggi a livello, e garantirà un nuovo accesso al Molo 8.44 anche pedonale, rivalutando gli aspetti commerciali di quella struttura”.

Tra gli altri “grandi cantieri” Gilardi cita quello di Rfi, che è partito proprio in questi giorni: “Sicuramente porterà disagi a medio termine ma ha un obiettivo straordinario, garantire maggiori flussi di trasporto su ferro senza soste davanti al passaggio a livello. Un risultato che sarà garantito da una infrastruttura parallela, una nuova viabilità che scenderà in via Ferraris, con un sottopassaggio ciclopedonale che consentirà il transito dei pedoni da una parte all’altra della cittadina con la maggior sicurezza possibile”.

E poi ancora, quello legati alla messa in sicurezza del torrente Segno: “E’ partita nei mesi scorsi la prima fase, ossia la sostituzione del ponte sull’Aurelia; nei prossimi mesi avverrà la rimozione dei tubi dall’alveo per consentire il definitivo allargamento di quell’asta terminale del torrente Segno che ha provocato grandi preoccupazioni sia nei cittadini che negli amministratori. Credo che sia necessario, capisco e condivido alcune perplessità ma credo che un paese in grande evoluzione, che ha un obiettivo di un miglioramento complessivo, abbia bisogno anche di fasi di piccolo sacrificio”.

Il concetto, insomma, è quello di proseguire con un percorso iniziato in questi anni, sopportando i cantieri sul breve periodo per poi ottenere un miglioramento della qualità della vita dei vadesi: “Sicuramente i cittadini vivranno un momento di disagio – ammette il politico – credo però che già oggi si debba pretendere sia dai committenti che dai costruttori tempi certi, sostenibili e soprattutto rapidità di esecuzione dei lavori. Questo deve essere fatto in maniera decisa, e bisogna credere negli obiettivi cercando di portare a termine gli scenari futuri. Vado si sta trasformando parecchio: abbiamo attività in retroporto che sono cresciute, attività industriali che si sono consolidate e hanno portato ricchezza e sviluppo. Ma credo che i nostri cittadini meritino rispetto. E che ci sia davvero da lavorare con grande determinazione per ottenere questi risultati”.

Indispensabile dunque che chi realizza i lavori garantisca i tempi, ma anche le opere accessorie: in passato – basta pensare alla viabilità legata alla piattaforma Maersk – non è stato così semplice… “Io credo che davvero ci sia bisogno di determinazione e di una grande volontà per riuscire a ottenere certi risultati – commenta Gilardi – Abbiamo interlocutori che sono grandi istituzioni come Anas o Rfi, che hanno tempi magari non compatibili con comunità locali come la nostra. Ma l’obiettivo di una grande amministrazione che ha voglia di far vivere meglio i propri cittadini deve essere quello di pretendere da loro tempi certi e miglioramenti delle condizioni di quei cantieri”.

Determinazione, volontà, sviluppo economico: concetti che sembrano “ereditati” da Monica Giuliano. Un valore aggiunto o un ostacolo, visti gli sviluppi dell’ultimo anno? “Io ho imparato tanto da questa esperienza – rivendica Gilardi – Ho fatto nove anni l’assessore, sono stato ai lavori pubblici, al Bilancio, alla manutenzione. E’ stata davvero una grande crescita personale, mi è servito per gettare le basi. Ovviamente la candidatura a sindaco è un passaggio importante, e credo che quella eredità, quella competenza acquisita negli anni, mi sia servita parecchio. Abbiamo fatto tanto insieme, cercando di sviluppare gli accordi; oggi però credo che ci sia bisogno di una marcia in più. Abbiamo alcuni accordi che devono essere ottemperati partendo dall’accordo di programma: questa cosa deve essere risolta, deve esserci rispetto per i nostri cittadini perché la nostra comunità ha ospitato e ospita parecchie attività importanti, anche di livello strategico nazionale. Credo che tutti gli interlocutori debbano prenderne atto”.

Inevitabilmente la campagna elettorale sarà segnata anche dalla querelle sul rigassificatore: “Su questo ho già espresso la mia opinione diverse volte – tuona il candidato del centrosinistra – così non va bene, non è accettabile. La nostra comunità ospita già grandi insediamenti strategici, non ci tiriamo indietro davanti alla responsabilità; ma è stato posto male, anche grandi interlocutori come le istituzioni deputate ai pareri tecnici hanno espresso preoccupazioni rispetto a quell’impianto. Ha rotto un equilibrio. Credo l’emergenza non sia più quella di un anno fa, anche perché il rigassificatore di Piombino sta lavorando. Credo che ci sia bisogno di un discorso a 360 gradi, soprattutto dal punto di vista del Governo centrale, sulla strategia energetica nazionale, sulla transizione ecologica, sugli impianti. Non abbiamo più l’emergenza: fermiamoci, ragioniamo su dove quell’impianto debba essere posto, se serve e in quali condizioni“.

Gilardi rappresenta l’amministrazione uscente, con i punti di forza e i limiti che questo comporta: “La mia preoccupazione maggiore? L’ho detto prima, Vado affronterà due o tre anni di cantieri a cielo aperto, una grande trasformazione urbanistica che sicuramente provocherà dei disagi e che potenzialmente le controparti potrebbero strumentalizzare. Ma io non credo che i vadesi abbiano bisogno di strumentalizzazioni: abbiamo una grande responsabilità, i paesi dinamici cambiano e si evolvono mediando fra sviluppo economico, vivibilità, transizione ecologica e miglioramento ambientale. Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo. Abbiamo superato una fase difficile, con chiusure aziendali e forte disoccupazione sul territorio: oggi quel trend si è invertito e dobbiamo cercare di portarlo avanti nel miglior modo possibile, anche facendo sacrifici. E’ ovvio che bisogna spiegare ai cittadini, bisogna coinvolgerli e, nel limite del fattibile, cercare di andare incontro alle esigenze immediate”.

Sul proprio punto di forza, invece, Gilardi non ha dubbi: “Ho lavorato parecchio per il nostro territorio, per la comunità e i nostri cittadini. Mi conoscono tutti. Credo che la fiducia sia una delle cose principali per un candidato sindaco e per un amministratore. Ho dimostrato, nel limite del possibile e con tutto l’impegno possibile, quanto tengo alla nostra comunità e al nostro territorio: credo che sia davvero un elemento di forza riuscire a proseguire con questa fiducia, per consegnare ai cittadini vadesi una comunità rinnovata, migliore e che possa anche affrontare le sfide del futuro”.

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