Proposta

Piaggio, presidio dei sindacati sotto la Regione: “Privati del settore assieme a capitale statale”

La mobilitazione sindacale per l'incontro sul futuro dell'azienda aeronautica e l'assetto della nuova proprietà

Liguria. “Ci piacerebbe avere la conferma di un acquirente serio e di un piano industriale con garanzie occupazionali per i due siti produttivi”. Così Adriano Spallarossa della Rsu di Piaggio Aero Genova spiega così le richieste dei lavoratori dell’azienda che, in occasione dell’incontro tra l’assessore allo sviluppo economico dell Regione Liguria Alessio Piana e i parlamentari liguri hanno dato vita a un presidio, convocato da Fiom Cgil e Uilm e Fim Cisl, per chiedere un intervento incisivo del governo.

Oggi, infatti, il tavolo di monitoraggio regionale che ha riunito oggi in Regione Liguria, alla presenza degli assessori allo Sviluppo economico Alessio Piana e al Lavoro Augusto Sartori, i comuni di Genova e Villanova d’Albenga, le rappresentanze sindacali e i parlamentari liguri.

Piaggio, infatti, nei due stabilimenti di Genova e Villanova di Albenga, occupa circa 800 persone impegnate nel core business, quello dell’aeronautica civile e militare, dai velivoli ai motori alla manutenzione.

“Dal punto di vista lavorativo la situazione è buona – spiega Spallarossa – anzi avremmo bisogno di integrare figure nuove perché questi cinque anni di amministrazione straordinaria che ci hanno fatto perdere lavoratori, ma siamo preoccupati per la situazione societaria: non si capisce dove stiamo andando e avremmo bisogno di una nuova proprietà perché oggi rimaniamo nella nebbia”.

Sul tema anche Antonio Apa, coordinatore Uilm Liguria: “L’incontro di oggi è stato funzionale ad evidenziare le problematiche riferite alla vicenda Piaggio. All’assessore e alle forze politiche presenti la Uilm ha evidenziato che è necessario chiudere rapidamente la procedura. Gli acquirenti devono rispettare i seguenti requisiti: prezzi, deposito cauzionale, piano industriale e garanzie occupazionali. Per queste ragioni non eravamo preoccupati dello slittamento della procedura per dare possibilità ad alcuni soggetti interessati ad acquisire la Piaggio per rientrare nella partita”.

“Abbiamo evidenziato che Piaggio ha un volume di ordini che va oltre i 500 milioni, che travalicherà il 2024 fino al 2026. Chi è intenzionato ad acquisire la società la comprerà senza debiti e con un carico di lavoro robusto. Allo stato tutti quelli che si sono fatti avanti per comprare l’azienda si sono qualificati più come fondi che come operatori del settore; questo non rappresenta un elemento di garanzia. Rispetto al quadro positivo dell’azienda abbiamo sostenuto che chi intende acquisirla debba presentare una proposta seria sia dal punto di vista industriale che finanziario, con un piano industriale aggiuntivo rispetto agli attuali carichi di lavoro” aggiunge.

“Purtroppo abbiamo constatato che non ci sono imprenditori coraggiosi – conclude l’esponente sindacale -, in alternativa si potrebbero individuare dei privati del settore accompagnati da CDP o da Invitalia per un triennio, facendo entrare in campo la Regione nel capitale sociale quale utile garanzia di sviluppo e di rilancio”.

“La situazione della Piaggio è delicata. I tavoli permanenti servono ad individuare le soluzioni possibili. Quest’ultima proposta da noi avanzata andrebbe portata al tavolo ministeriale per renderla fattiva e concreta” conclude.

piaggio regione sindacati

“L’incontro avuto oggi in Regione con l’assessore Piana e i parlamentari liguri sulla vertenza Piaggio Aerospace è stato utile ma non esaustivo – aggiunge il segretario provinciale della Fiom savonese Cristiano Ghiglia -. Dopo anni di commissariamento e l’ormai imminente conclusione del terzo bando di gara per la vendita, ora non c’è veramente più tempo“.

“C’è preoccupazione perché non è chiaro se tra i gruppi che hanno presentato le offerte vincolanti ci siano soggetti adeguati e strutturati per rilevare e rilanciare Piaggio in tutti i suoi comparti e nella sua unicità. Per questo abbiamo chiesto nuovamente a Regione Liguria e ai parlamentari presenti un impegno immediato e diretto per interloquire con il Governo, al fine di coordinare la fattibilità di un percorso di supporto a capitale statale che potrebbe non essere solo un’opzione, ma una immediata necessità della quale deve essere garante e responsabile”.

“In assenza di riscontro, nell’eventualità, non esiteremo a dare visibilità alla preoccupazione dei lavoratori presso le sedi ministeriali. A pochi mesi dalla scadenza della procedura, bisogna che la vertenza Piaggio rientri nella normalità, dove ci sia interlocuzione tra il Governo, i Ministeri di competenza e le parti sociali” conclude il segretario Fiom.

Il monito lanciato dalla Fim Cisl è indirizzato al Governo affinché “si arrivi da un lato alla vendita dell’azienda in tempi brevi mantenendo l’unicità della Piaggio con tutti i suoi asset produttivi (velivoli motori service), la continuità occupazionale di tutti i lavoratori e la presenza nei due siti di Villanova D’Albenga e di Genova, dall’altro, in caso di mancata vendita, come Fim auspichiamo una soluzione che preveda l’ingresso dello Stato come azionista favorendo così l’uscita dalla condizione di amministrazione straordinaria e permettendo la ripresa dell’azienda con nuovi investimenti su prodotti e processi di lavoro e con nuove assunzione di profili e competenze necessari per il settore aeronautico e della Difesa (il 70% delle commesse sono del Ministero della Difesa)”.

“L’unica azione messa in atto dal MIMIT col ministro Urso, per un’azienda che si trova da cinque anni in Amministrazione Straordinaria, è stata quella di integrare, con due decreti nel marzo 2023, la Struttura Commissariale. Con i tre Commissari sono mancati coinvolgimento e precise informazioni su andamento dei bandi (non abbiamo mai avuto risposte sulle motivazioni per le quali non si sia finalizzata la vendita di Piaggio nell’agosto del 2022) e la continuità nelle interlocuzioni (abbiamo appreso dai giornali l’allungamento dei termini del terzo bando fine 2023) rispetto alla tipologia di soggetti industriali che hanno manifestato interesse all’acquisto”.

“Abbiamo sottolineato ai parlamentari liguri la necessità di avere al più presto un incontro con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’urgenza affinché ci sia un impegno concreto per favorire l’allungamento della procedura amministrativa di vendita oltre la data del 14 maggio, in modo da permettere ai sindacati e ai lavoratori di avere il tempo necessario per la fase della trattativa per il nuovo assetto aziendale. Deve essere chiaro un impegno del governo ad accompagnare Piaggio verso un effettivo rilancio attraverso un piano industriale solido con continuità di lavoro, investimenti e prospettive di sviluppo per un’azienda strategica e di eccellenza nel panorama mondiale”.

“La Regione Liguria, si è impegnata ad organizzare al più presto un incontro col Ministero alla presenza del parlamentari liguri. La Fim Cisl è pronta a mettere in campo ogni azione utile, sollecitando istituzioni locali e regionali da un lato e Ministeri e Governo dall’altro, per tutelare 800 lavoratori e le loro famiglie e per garantire la tenuta occupazionale, industriale ed economica di Piaggio” conclude il sindacato.

“Un momento di confronto importante e di ascolto che nasce da una richiesta avanzata dai sindacati e accolta con un ordine del giorno dal Consiglio regionale, a fronte della riapertura, fino al 30 gennaio, dei termini per la presentazione di offerte definitive e vincolanti per l’acquisizione di tutti i complessi aziendali – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana -. Senza distinzioni politiche o ideologiche, abbiamo condiviso la necessità di lavorare, come sistema Liguria, per evitare spacchettamenti che possano minare la competitività aziendale, garantire continuità occupazionale e salvaguardare il valore strategico industriale che Piaggio Aerospace rappresenta in Liguria e in Italia, essendo l’unica del settore ad unire l’asset dei velivoli a quello dei motori e del service”.

“Fa piacere constatare l‘unità di intenti del mondo politico e sindacale ligure, al di là del colore politico, a favore di un’azienda storica con circa 800 dipendenti tra Genova e Villanova d’Albenga. Sono fiducioso che la gara vada a buon fine altrimenti sarà imprescindibile un intervento del Governo per sostenere una realtà strategica e che esprime assolute eccellenze tecnologiche” ha affermato l’assessore regionale al Lavoro Augusto Sartori.

Condivisione e impegno per l’avvio di un tavolo con il governo che condivida con i sindacati e i rappresentanti del territorio le scelte che saranno assunte sul futuro di Piaggio Aerospace, così come richiesto dal tavolo regionale avviato oggi con precise e condivisibili  richieste da parte dei sindacati. Meno condivisibile il pessimismo preventivo dell’opposizione sull’esito di questo terzo bando di gara, che ha registrato il mandato a due commissari aggiuntivi, un prolungamento dei tempi e l’interesse di nuovi soggetti ammessi alla due diligence. Facciamo lavorare i commissari e attendiamo l’esito della gara che potrà portare all’assegnazione di un acquirente per poi chiedere al governo la condivisione degli esiti, superando l’immobilismo del passato ereditato. Piaggio Aerospace è un’azienda strategica e un’eccellenza, come tale deve essere approcciata e i segnali arrivati in questo ultimo anno dal governo vanno esattamente in questa direzione. Sfruttando gli strumenti dell’attività parlamentare, ho chiesto conto costantemente della situazione con sei interrogazioni in commissione Attività produttive e una alla Camera al ministro Urso“. Così l’onorevole Ilaria Cavo, vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera e coordinatrice della Lista Toti.
Le risposte sono sempre state di riconoscimento della strategicità di un’azienda che, testualmente dai verbali, ‘non merita di rimanere in amministrazione straordinaria per anni’. La valutazione sulla prosecuzione dell’amministrazione straordinaria ‘verrà fatta al termine della procedura di gara” per la quale le offerte sono aumentate. La garanzia dichiarata dal governo è che ‘venga individuata un’offerta che assicuri solidità finanziaria accompagnata da un piano industriale che garantisca il futuro siti produttivi e la salvaguardia dei livelli occupazionali’. Non c è differenza di obiettivi, abbiamo tutti lo stesso. Questo è quello che ci è sempre stato garantito in maniera formale e questo è quello che dobbiamo tenere chiaramente come obiettivo, nel dialogo con il governo che potrà avvenire nelle forme opportune, ma soprattutto nei tempi, auspicabilmente rapidi, ma compatibili con le procedure di gara. Alla richiesta costantemente avanzata di incontro con il sindacato, la risposta del ministero è state sempre quella di disponibilità, a valle della procedura selettiva”, ha concluso Cavo.

“È giunto il momento di serrare i ranghi e mettere in campo ogni strategia possibile per salvaguardare personale e competenze di un’azienda innovativa, fiore all’occhiello dell’economia ligure e di tutto il Paese. Per questo chiediamo che ci sia un tavolo congiunto tra il governo e tutti i soggetti coinvolti in vista delle prossime scadenze, per farsi trovare preparati e garantire un futuro solido a Piaggio Aerospace” hanno sottolineato i deputati liguri del Partito Democratico Andrea OrlandoValentina Ghio e Luca Pastorino e i senatori Lorenzo Basso e Annamaria Furlan dopo l’incontro in Regione su Piaggio Aerospace.

“Condividiamo le preoccupazioni dei sindacati che temono l’esito della terza gara che scade a fine gennaio, nel caso in cui non si facesse avanti un soggetto in grado di sostenere Piaggio. Bisogna per questo farsi trovare preparati e pensare, tutti insieme, scenari alternativi possibili per garantire un assetto societario e un piano industriale in grado di rafforzare l’azienda e garantire il futuro di centinaia di lavoratori” concludono.

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