Affondo

Rigassificatore, Azione punge anche Olivieri: “Ha respinto le posizioni di sindaci e territorio”

Il partito savonese non nega la necessità di impianti energetici, ma critica forma e sostanza del progetto

golar tundra rigassificatore

Savona. “In questi giorni si è riflettuto a lungo riguardo l’opportunità di un’opera come il rigassificatore all’interno della nostra Provincia. Come Savona in Azione ci teniamo ad esprimere grande amarezza per i metodi utilizzati dal presidente della Regione Toti e dal governo per la decisione di collocare il rigassificatore senza interpellare preventivamente gli enti locali. Prima dell’annuncio, infatti, si sarebbe potuta svolgere una fase tecnica di condivisione progettuale, che in realtà non è stata fatta”.

Ecco un nuovo affondo sul progetto del nuovo impianto energetico, questa volta non solo verso il governatore e commissario Toti, ma anche nei confronti del presidente della Provincia Pierangelo Olivieri.

“Da un lato non condividiamo la demonizzazione che spesso viene fatta riguardo questi impianti, dal momento che il gas liquefatto permette una diversificazione degli approvvigionamenti e la possibilità di ridurre gradualmente le forniture in un percorso in transizione energetica, e siamo consapevoli del fatto che le campagne dei “no” hanno spesso rallentato, se non danneggiato, lo sviluppo tecnologico del Paese. Tuttavia, ogni situazione merita di essere analizzata nella sua peculiarità e in questo caso non possiamo che non vedere gli impatti che un impianto del genere potrebbe avere nei confronti di un comprensorio come quello Savonese, che da tempo, nonostante la sua storica vocazione industriale, sta cercando di incentivare il turismo sia sulla costa sia nell’entroterra” aggiunge “Savona in Azione”.

“Il rigassificatore appare come un ulteriore elemento negativo che male si inserisce in un territorio già in sofferenza sotto molti punti di vista, ad esempio quello delle infrastrutture e della sanità, e le opere di compensazione, per quanto attese da molto e necessarie, non riusciranno a controbilanciare del tutto gli eventuali effetti negativi che tale nave rigassificatrice potrebbe avere agli occhi della popolazione”.

“Inoltre, bisogna sottolineare come il metodo portato avanti dal governatore Toti sia del tutto inadatto alla posizione che egli ricopre e a gestire l’impatto che un’opera del genere potrebbe avere per il nostro territorio”.

“Il mancato coinvolgimento dei sindaci e delle amministrazioni comunali, nel momento in cui una decisione tanto impattante veniva presa, ha compromesso a priori la possibilità di instaurare un dialogo propositivo tra le istituzioni e le forze politiche locali, nonostante gli sforzi che si stanno mettendo in atto in questi giorni per pianificare gli incontri tecnici”.

“Il nostro scetticismo, pertanto, non deriva solo dalle perplessità progettuali su questa nave troppo vicina ad una costa che vive prevalentemente di turismo balneare, ma anche e soprattutto dalla strategia politica imposta dal governo e dalla Regione senza condivisione”.

“In questo contesto, il presidente della Provincia non è riuscito a ricoprire quel ruolo di figura capace di unire e fare sintesi riguardo le opinioni dei propri sindaci, ma anzi, ha manifestato un diniego nei confronti delle loro posizioni, trascurando a lungo la loro richiesta di monitorare e ricevere spiegazioni sull’opera”.

“Il rischio è un indebolimento delle istituzioni nei confronti dei cittadini e della Regione, oltre che del governo” conclude il partito savonese.

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