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Agenas promuove l’ospedale di Comunità di Cairo come “progetto virtuoso”. Asl2: “Grande soddisfazione”

Lo annuncia il direttore sociosanitario di Asl2 Monica Cirone: "Continueremo a potenziare i servizi". Intanto proseguono i lavori per la realizzazione della Cot e l’adeguamento antisismico

Cairo Montenotte. “L’ospedale di comunità di Cairo è stato considerato una buona pratica da Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e sarà presentato alla Fiaso a Roma come un progetto virtuoso”. C’è grande soddisfazione nelle parole di Monica Cirone, direttore socio sanitario di Asl2, che annuncia a IVG il riconoscimento ricevuto dal nosocomio valbormidese.

Attivo da giugno 2022, è stato il primo ospedale di comunità della Liguria ad essere attivato. Al momento conta di un reparto di riabilitazione post acuti con 20 posti letto a disposizione. 10,8 i milioni di euro che verranno investiti per il rinnovamento della struttura, di questi circa 2,2 milioni serviranno per dare vita ad una casa di comunità. Si tratta di fondi provenienti dal Pnrr.

Ma non solo, nel progetto è prevista anche la realizzazione di una Centrale operativa territoriale, per cui i lavori sono già partiti: “La Cot, prevista dal DM 77, metterà finalmente in collegamento tutti i professionisti per la presa incarico del paziente e fungerà quindi da collante tra l’ospedale e il territorio. I lavori termineranno a febbraio, a marzo puntiamo sul collaudo per poi farla partire a maggio/giugno. Pensiamo che potrà essere la prima Cot attiva in Asl2”, afferma Cirone. La centrale sorgerà nei locali dell’ex Maddalena che una volta era destinati alle sale operatorie.

L’ospedale di Cairo è interessato anche da altri cantieri: “Sono in corso – spiega il direttore socio sanitario – anche lavori per l’adeguamento antisismico che vedranno un periodo di accorpamento, almeno fino a maggio 2024, tra il reparto dell’ospedale di comunità e il reparto extra ospedaliero di riabilitazione. Si arriverà così alla ristrutturazione dell’ospedale di comunità”.

Nulla di ufficiale invece per le sale operatorie, inaugurate nel 2014 e mai utilizzate. L’appello del territorio è di renderle nuovamente operative: “Per me – dichiara Cirone – è molto importante partire di nuovo con l’attività chirurgica, ma è il punto più critico e difficile in quanto vede impegnati anche gli anestesisti, una figura in questo momento molto carente. Ci stiamo lavorando, l’idea è nei prossimi mesi di riuscire a portare l’attività chirurgica ambulatoriale riuscendo così a potenziare di nuovo anche questo aspetto”.

Per quanto riguarda invece il sistema delle emergenze, a novembre partirà il progetto India: “Sulla Valbormida stiamo investendo molto, sappiamo che è importante presidiare questa zona. Il nostro progetto è stato finalmente deliberato da Regione Liguria e partirà sperimentalmente in Valbormida, conto di vedere subito i primi risultati. L’auto infermierizzata sarà attiva tutti i giorni dalle 8 alle 20 e permetterà così di avere un potenziamento della rete dell’emergenza”.

Cirone poi sottolinea: “Continuo a pensare che l’emergenza sia molto importante, così come l’acuto, ma dobbiamo guardare ai cittadini per i bisogni di ogni giorno. Oltre all’ospedale di Cairo abbiamo potenziato anche tutta la rete degli ambulatori di prossimità (il prossimo aprirà a Mallare ndr), perché abbiamo capito che il punto focale è andare nei paesi, solo lì le persone anziane e fragili possono avere la sanità vicina. L’ospedale di Cairo, inoltre, per noi sta rappresentando anche una novità, diversi sono infatti i servizi che per la prima volta sono partiti da qui, penso ad esempio al sistema Nirvana, un laboratorio di riabilitazione molto avanzato e con tecnologie di ultima generazione, è il primo ad essere stato inserito all’interno dell’ospedale. Per l’ospedale di Cairo continueremo su questa strada, cercando di potenziare sempre di più i servizi” conclude il direttore socio sanitario di Asl2.

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