Emergenza

Caldo record nel savonese, Ellera ancora oltre i 40 gradi: in aumento le richieste di cassa integrazione

Temperature oltre i 30 gradi anche nelle ore notturne: diversi malori per l'ondata di calore con accesso ai pronto soccorso

Generico agosto 2023

Liguria. Dopo la giornata record di ieri, il caldo record non molla la presa. Se lunedì 21 agosto è stato, fino ad ora, il giorno più caldo dell’estate ligure – alle 17.30 ben 53 stazioni dell’Omirl, Osservatorio meteo-idrologico della Regione Liguria,  hanno superato i 38°C, 4 addirittura a 40°C o più – anche oggi non si scherza.

Ancora una volta il picco si è finora registrato a Ellera Foglietto (Albisola Superiore), nel savonese, con 41.1 gradi e a Padivarma di Beverino (La Spezia) con 40.4. Oggi a Genova, al centro funzionale della Foce, registrati al massimo 36 gradi, ma si sale con le massime nell’immediato entroterra: registrati 39.2 a Campomorone e addirittura 39.6 gradi a Davagna.

Nel bollettino del ministero della Salute di questa mattina il capoluogo ligure è marchiato “bollino rosso” non solo per oggi e domani, ma anche per la giornata di giovedì 24 agosto. Dopo, si spera, l’anticiclone dovrebbe iniziare a mollare la presa.

Anche oggi le temperature stanno superando in media i 35 gradi un po’ ovunque ma a preoccupare è anche l’aumento dei tassi di umidità, in crescita, e quindi la percezione del caldo e l’aumento del disagio fisiologico. Inoltre, l’anticiclone africano, di origine subsahariana che sta colpendo il Paese, porterà anche a Genova e in Liguria temperature sui 30 gradi anche nelle ore notturne almeno fino alla metà di questa settimana.

“Le giornate peggiori sono quelle in cui l’anticiclone africano invecchia – ha commentato il presidente di Limet Daniele Laiosa a Genova24.it -. Venendo meno il gradiente barico e quindi il vento, il caldo tenderà a diventare sempre più afoso sul resto della regione, rimanendo ancorato nei bassi strati con alti tassi di umidità Inoltre il mare, sotto questa potente heat wave, prenderà ancora qualche grado e non avremo sollievo nemmeno nelle ore notturne. Almeno fino a venerdì non ne usciremo“.

Per questo si raccomanda alle persone anziane e a quelle con problemi di salute di non uscire assolutamente nelle ore più calde, di bere molta acqua e bevande non alcoliche né zuccherate. Alimentarsi con una dieta leggera a base di frutta e verdura. E ancora, in casa, evitare di tenere le finestre e le persiane aperte con il sole ma aprirle solo dopo il tramonto o saltuariamente per favorire la ventilazione. Si suggerisce un abbigliamento leggero, in tessuti naturali.

E si sconsiglia, a tutti, anche agli sportivi amatori, l’attività fisica all’aperto nelle ore più calde. Un occhio di riguarda va tenuto anche per l’alimentazione e lo stato fisiologico dei più piccoli, assimilabili alle persone con fragilità per quanto riguarda la reazione al caldo.

Secondo quanto riportato dalla Regione sono stati circa una trentina gli accessi registrati nei pronto soccorsi liguri per patologie correlabili all’ondata di calore che sta investendo anche la nostra regione. Si rinnova dunque l’invito a seguire i consigli legati ai corretti comportamenti per prevenire i rischi legati ai colpi di calore clicca qui.

“Non ci stanchiamo di ripetere che, in queste giornate dove le temperature percepite superano i 40 gradi – spiega Angelo Gratarola, assessore alla Sanità di Regione Liguria – vanno adottati comportamenti di buon senso, evitando soprattutto l’esposizione al sole nelle ore più calde: un principio che vale per anziani e fragili, ma anche per tutto il resto della popolazione che deve prestare molta attenzione ed evitare di fare attività fisica con le attuali temperature. Nei pronto soccorso registriamo un incremento di accessi che non sta comunque generando situazioni di sovraffollamento”.

“Queste ondate di calore – aggiunge Ernesto Palummeri, coordinatore del Centro di riferimento ligure di Alisa – sono caratterizzate da temperature molto elevate, sebbene con una umidità inferiore ad altre. Ciò che preoccupa è soprattutto il perdurare di queste condizioni climatiche iniziate 3-4 giorni fa e destinate a proseguire almeno fino a giovedì. È dunque importante evitare tutti i comportamenti che possono mettere a rischio la salute, facendo particolarmente attenzione allo stato di idratazione di anziani e bambini che, in alcuni casi, sottovalutano o non sono nelle condizioni di percepire l’importanza di bere molta acqua”.

NUMERO VERDE REGIONALE 800 593 235 – Il numero verde regionale InformAnziani 800 593 235 è valido su tutto il territorio regionale, risponde 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 ed è a disposizione delle persone più fragili o anziani in difficoltà per la consegna dei farmaci o della spesa a domicilio. A svolgere il servizio sono i custodi sociali, circa 140 in tutta la Liguria di cui la metà a Genova a cui si affiancano anche i volontari per il monitoraggio telefonico e per un servizio di compagnia telefonica.

Intanto, l’emergenza caldo si riversa anche nel mondo lavorativo e produttivo, con un aumento delle richieste di cassa integrazione per ondata di calore arrivate alle sedi Inps: questo a tutela non solo dei soggetti fragili, ma anche della popolazione sana e attiva. D’altra parte, nonostante il protocollo d’intesa firmato a luglio in prefettura, non tutti i lavoratori risultano tutelati allo stesso modo.

“Le domande possono essere presentate sino alla fine del mese successivo, quindi il quadro completo dell’estate potremo averlo solo a fine settembre” afferma Lorenzo Leoncini, direttore della sede Inps di Genova”.

“L’anno scorso anche le aziende strutturate erano frenate perché c’era il dubbio che l’Inps non riconoscesse la cassa integrazione – spiega Federico Pezzoli, segretario ligure della Fillea Cgil -. Quest’anno il meccanismo sta funzionando, vuol dire che abbiamo fatto breccia. Sappiamo che diverse imprese stanno attingendo alla misura, anche se si tratta dell’extrema ratio. Noi cerchiamo di sensibilizzare anche le ditte più piccole a rimodulare gli orari, aumentare le pause, mettere a disposizione acqua fredda e sali minerali”.

“Stiamo facendo il giro dei cantieri ma non abbiamo notato criticità. Nelle ore più calde praticamente tutti i lavoratori vengono lasciati a riposo“, riferisce Andrea Tafaria, segretario della Filca Cisl Liguria. “Fortunatamente nessuno si è sentito male – conferma Mirko Trapasso, segretario ligure della Feneal Uil -. Abbiamo spinto molto per la cassa integrazione, speriamo che l’Inps la riconosca. Lo vedremo quando arriveranno le buste paga”.

Però c’è un’ampia fetta di lavoratori che rischia di esporsi senza alcuna tutela. Le segreterie regionali della Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno chiesto un incontro urgente con le aziende dei corrieri (Amazon, Gls, Sda, Bartolini e Fedex). E hanno dato indicazioni a tutti i driver “di autotutelarsi abbassando i ritmi di lavoro ed effettuando pause più lunghe se ritenuto necessario trovandosi di fronte a temperature superiori ai 35 gradi, per davanti a tutto la salute dei lavoratori”. Ai datori di lavoro si precisa “nessuna sanzione o addebito debba essere emesso nei confronti del lavoratore che metta in pratica azioni di autotutela per la propria salute”. Discorso simile per i rider delle consegne a domicilio, ancora meno sindacalizzati e a maggior ragione esclusi da protocolli di tutela.

Tra i settori maggiormente coinvolti quello edile e dei cantieri aperti, ma anche il comparto agricolo così quello marittimo-turistico, con tipologie di addetti che operano all’aperto. Uno degli effetti dei cambiamenti climatici ai quali stiamo assistendo stagione dopo stagione, costringendo a misure nuove e preventive.

Nella pubblica amministrazione l’allerta caldo si può contrastare col ricorso allo smart working, anche perché non tutti gli uffici sono dotati di impianti di condizionamento.  Ecco il caso del personale della Provincia di Savona: “Cinque dipendenti hanno chiesto di poter lavorare da casa – spiega l’assessore regionale Simona Ferro – ma fruivano già dello smart working e hanno solo cambiato giorno”.

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