Liguria. Con l’arrivo della stagione autunnale e dei primi cali di temperatura, i cittadini residenti nelle zone dell’entroterra si trovano ad affrontare la stagione con non poche paure e difficoltà economiche. Nei giorni scorsi, su IVG vi abbiamo raccontato dei rischi che si possono correre acquistando il pellet online. Sono diverse le persone che, per risparmiare, in queste settimane hanno deciso di cercare su internet le offerte migliori
Gli aumenti dei costi dell’energia elettrica e gas, infatti, fanno compagnia all’aumento ingiustificato del prezzo del pellet. Già negli anni precedenti, spiega Andrea Donniaquio presidente del Fronte dei Consumatori, molte famiglie per risparmiare sui consumi del gas e optare per energia pulita, hanno deciso di passare al riscaldamento con stufe e caldaie a pellet.
Se sino allo scorso anno il prezzo del pellet era mediamente di 5 euro a sacco (15kg) oggi la spesa per l’acquisto di tale combustibile si aggira intorno ai 12 euro e più: aumento importante considerando che il fabbisogno giornaliero medio è proprio un sacco da 15 chili.
Sottolinea, Donniaquio, come l’Italia sia il primo consumatore di pellet al mondo per usi domestici, anche se lo compra al 85% all’estero.
Per il mese di ottobre il costo del gas subirà un aumento del 74% (stime di ARERA) per cui i rincari si faranno sentire notevolmente sulle bollette dei consumatori.
Nell’entroterra ligure dove vivono tante persone anziane e pensionati con redditi bassi il problema si fa serio: è inutile negarlo se le istituzioni non daranno un aiuto economico concreto a queste persone potrebbero esserci ripercussioni serie da un punto di vista sociale e anche di salute.
Il diritto a riscaldarsi deve essere garantito a tutti e a prezzi convenienti, non deve essere un lusso che pochi si possono permettere.
Anche sul prezzo del pellet si deve pensare ad inserire un tetto massimo del costo, controllando comunque se alla base di tali aumenti non ci siano forme di speculazione da parte dei produttori.