Raccontano di lui

Dall’Albissola alla Juventus, Cambiaso approda in bianconero: i messaggi di sei savonesi che lo hanno incontrato

Presto dovrebbe indossare un'altra maglia rossoblù, quella del Bologna: ma da oggi l'ex Albissola e Savona diventa di proprietà dei bianconeri

Generico luglio 2022

Torino. Dopo una lunga trattativa, a causa delle indecisioni della contropartita tecnica, Radu Dragusin, ora è ufficiale: Andrea Cambiaso è della Juventus, per lui un contratto sino al 2027.

Certo, la sua immediata partenza in prestito secco al Bologna è data praticamente quasi per scontata, ma l’esterno classe 2000 da oggi diventa di proprietà di un top club italiano ed europeo: chissà, magari il prossimo anno potrebbe ritrovarsi a giocare titolare al posto di Alex Sandro, andandosi ad affermare sempre di più.

Niente male per un ragazzo partito dai dilettanti, che si è scalato tutte le categorie dalla Serie D fino alla Juventus. La sua storia, se vi ricordate, ce l’aveva raccontata nell’intervista fattagli lo scorso ottobre e, considerando le esperienze ad Alessandria e ad Empoli come di formazione avanzata, le sue tappe d’apprendimento sono state svolte nel savonese: prima Albissola e la promozione in Serie C, poi la possibilità di mettere su più minutaggio con il Savona.

In quei frangenti le persone che ha incontrato sono state diverse e, ognuno a modo loro, sono riusciti a rimanere impresse nella mente del giovane Cambiaso, totalmente ignaro di ciò che sarebbe avvenuto a distanza di qualche anno, ma la voglia di arrivare più in alto possibile non gli è mai mancata.

Ed eccone soltanto sei di queste, contente ed orgogliose di un salto così alto di quel umile ragazzino di cui vanno fieri:

Fabio FOSSATI, suo allenatore all’Albissola 

“Andrea ha molte qualità, ma quella che metterei al primo posto è la sua forza mentale.

Faccio qualche esempio. La stagione con me ad Albissola è arrivato con Raja e Calcagno, avendo terminato gli allievi nazionali, e dei 3 ragazzi nelle gerarchie dopo un primo periodo di inserimento nella squadra resta dietro agli altri due, quindi nel totale della stagione fa meno minuti. Nonostante questo io non ricordo un solo martedì alla ripresa degli allenamenti che non fosse sul pezzo, non ricordo di averlo fatto entrare anche pochi minuti e che lui non si facesse trovare pronto e, quando l’ho schierato titolare ha fatto bene e più il tempo passava e più lui alzava il suo livello.

L’anno seguente va a Savona e dopo poco viene impiegato da terzino, ruolo in cui non aveva mai giocato, e senza battere ciglio tira fuori prestazioni importanti.

Poi va in C ad Alessandria e da quinto di centrocampo a destra gioca partite importanti, ma purtroppo a metà stagione si rompe il crociato e si opera: stagione finita.

Ma si rimbocca le maniche e riparte..

Ad Empoli gioca poco ma non sbaglia mai atteggiamento, sino ad arrivare alla scorsa estate dove il Genoa ha qualche problema nel mercato e sfrutta il momento per vedere alcuni profili sotto contratto. Lui ovviamente non sbaglia un colpo e si conquista di diritto la Serie A.

Oggi è davanti ad un altra sfida favolosa e chissà..”.

Alessandro GRANDONI, suo allenatore al Savona

Savona, Alessandro Grandoni: "Abbiamo giocato al di sotto delle nostre aspettative" - IVG.it

“Mi sento totalmente d’accordo con mister Fossati.

Nonostante la sua giovane età, calcisticamente parlando era già un uomo: si allenava, dormiva e mangiava bene, si infuriava se qualcosa non quadrava. Insomma, era un atleta a 360° e per lui ogni giorno era quello giusto per andare al massimo. 

In più ha grandissime qualità aerobiche che gli permettono di coprire diverse zone del campo, oppure a fasce invertite senza nessun tipo di problema. Per un allenatore si tratta di una vera e propria risorsa da sfruttare settimana dopo settimana.

Da un punto di vista umano? Cordiale, simpatico e gentile: un classico ragazzo della porta accanto”.

Davide SANCINITO, suo compagno di squadra e capitano all’Albissola

“Ragazzo educato, sempre rispettoso e gentile, con tanta voglia di lavorare. Con noi non giocava tantissimo ma ha sempre dimostrato tutto quello che valeva, senza mai essere arrogante o scocciato.

Tutto questo lo ha meritato totalmente. Ieri l’ho sentito e sono davvero contento di sentirlo identico a com’era prima, non è cambiato nulla.

Se andasse in prestito? Farebbe esperienza e lo aiuterebbe di più: se lo prende la Juve un motivo c’è”.

Andrea BACIGALUPO, suo compagno di squadra al Savona

“Sono molto contento di poter parlare di lui, se lo merita davvero tanto.

Era la stagione 2018/2019 ed all’epoca giocava come Under. Ne veniva da un campionato vinto con l’Albissola, ma sin da subito ha mostrato grandissima umiltà: sempre massimo impegno e tutto con i modi giusti. Mi ricordo che il mister gli faceva fare tutti i ruoli proprio perché faceva bene ovunque.

Con lui ho condiviso tanto, soprattutto quella stagione al Savona, tra le gioie e i dolori che nel calcio l’alternanza è molto frequente. Infatti siamo sempre rimasti in contatto e, appena ho saputo della firma alla Juve, gli ho subito scritto: la sua risposta è arrivata in un lampo”.

Emanuele BOVERI, suo compagno di squadra ad Albisola e Savona

“Di Andre posso dire che sia un ragazzo d’oro. Abbiamo giocato insieme metà anno quando sono tornato ad Albissola e abbiamo vinto la D, poi l’anno dopo metà anno al Savona: lì penso che sia veramente esploso, ma lo ha sempre contraddistinto la voglia di allenarsi ai duemila, e lo faceva sempre.

La sua umiltà la portato ad arrivare dove si trova oggi, sono contentissimo per lui. Ogni tanto ci sentiamo ancora, non molto, ma lo sento per fargli i complimenti per i traguardi raggiunti e così ho fatto anche stavolta.

Nel caso dovesse andare in prestito al Bologna, credo che quella sia una bella piazza e che con un allenatore come Mihajlović possa crescere molto, per poi tornare pronto in bianconero: da juventino me lo auguro tanto”.

 

 

 

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