C'è chi dice "no"

Caro bollette, i Comuni non ci stanno: flash mob e iniziative di protesta anche nel savonese

Il tema del costo dell’energia continua a tenere banco in questo giorni: idea del flash mob lanciata da Anci

caro energia generica

Provincia. Il tema del costo dell’energia continua a tenere banco in questo giorni e ha dato vita ad un flash mob, ideato proprio contro il caro bollette. È stato lanciato da Anci Emilia-Romagna e ripreso da Anci nazionale, Anci Liguria e da Ali (Autonomie Locali Italiane) e vede anche l’adesione, in forme ovviamente simili ma allo stesso tempo differenti, di diversi comuni del savonese.

Il flash mob è stato denominato “Luci spente nei Comuni” e si tratta, si legge sulla locandina di Anci Liguria, “di un gesto simbolico per contestare l’esagerata crescita dei costi energetici che mettono a rischio i servizi ai cittadini”. Si svolgerà in tutta Italia nella giornata di giovedì 10 febbraio, a partire dalle 20. La richiesta è quella di “spegnere l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità“.

A SAVONA

In primis, il capoluogo di Provincia Savona dove il Comune spegnerà le luci di Palazzo Sisto, Fontana del Pesce e Monumento ai Caduti: saranno trenta minuti di buio simbolico.

“Spegnere le città – dichiara il sindaco Marco Russo – è un gesto simbolico col quale noi sindaci vogliamo portare all’attenzione del governo, in maniera del tutto costruttiva, l’impatto di una crisi che colpisce tutti: società sportive, attività commerciali, industriali, artigianali, uffici amministrativi, comprese le scuole. Vista la trasversalità del tema, l’iniziativa è aperta a tutti, a partire dai Comuni del comprensorio e ai privati cittadini”.

Il sindaco ha aggiunto che “tutti sono toccati in maniera preoccupante dal caro bollette che fa aumentare la spesa mettendo a rischio le attività in corso, spinge l’inflazione e impatta pesantemente anche sul bilancio comunale, con il rischio di riflessi negativi sui servizi da offrire ai cittadini”.

Il Comune di Savona da settimane affronta la questione. Nel mese di gennaio il sindaco e l’assessore Francesco Rossello si erano fatti portavoce delle società sportive chiedendo a governo e Regione Liguria un’urgente presa in carico della questione dei rincari energetici che nel caso degli impianti sportivi comportano un aggravio dei costi del 60%.

“Questa mattina – ha concluso il sindaco di ritorno da Genova dall’incontro tra autorità locali e  presidente del Consiglio che si è svolto presso l’Autorità di Sistema Portuale – il presidente Draghi ha annunciato che il governo sta lavorando a un intervento di ampia portata su questo tema da mettere in campo nei prossimi giorni, quindi il black out simbolico vuole essere una forma di sensibilizzazione ulteriore al problema”.

AD ALBENGA

Anche il Comune di Albenga ha annunciato la decisione di aderire al flash mob contro il caro bollette. “Nell’ambito di una riunione di maggioranza, sarà scelto il monumento le cui luci verranno spente giovedì”, fanno sapere dal Comune. La scelta potrebbe ricadere probabilmente sulle iconiche torri oppure sul palazzo comunale.

A QUILIANO

Anche a Quiliano l’amministrazione comunale ha deciso di aderire alla protesta. Giovedì 10 febbraio, a partire dalle 20, verranno spente per tutta la serata e la notte le luci che illuminano Villa Maria, già sede della Città di Quiliano, “per aderire all’iniziativa varata da Anci Liguria volta a sollecitare il governo Draghi ad intervenire urgentemente, a fronte dell’esagerata crescita dei costi energetici che mettono a rischio i servizi ai cittadini”. 

“Questa problematica è profondamente sentita da parte della comunità quilianese, tant’è vero che già lo scorso 19 gennaio 2022 il Sindaco Nicola Isetta aveva inoltrato al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai Ministri Daniele Franco e Andrea Orlando, al Sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e, per conoscenza, al Prefetto di Savona, al presidente della Regione Liguria, al presidente del Coni, al Presidente di Anci Liguria e al presidente della Provincia di Savona, una nota relativa a tale problematica”, hanno fatto sapere dal Comune di Quiliano. 

“Il ‘caro bollette’, già a partire dal primo bimestre 2022, sta colpendo l’utenza generalizzata del mercato libero interessato con riferimento specifico ai servizi di erogazione dell’energia elettrica e del gas, – spiega il Sindaco Isetta. – Un aumento, questo, che si rileva estremamente sproporzionato (il 55 % per l’energia elettrica e il 41 % per il gas), specialmente alla luce del fatto che l’emergenza pandemica “Covid 19” è tuttora in corso, e tenuto altresì conto che alcune specifiche categorie di utenze, già profondamente colpite dalla stessa, con conseguenti chiusure e limitazioni, anche di carattere temporale, stanno per essere danneggiate da questo rincaro improvviso ed estremamente dirompente.” 

“Mi riferisco, in primo luogo, – prosegue il Sindaco di Quiliano, – alle palestre, agli impianti sportivi, ai centri sociali, alle realtà associative del volontariato, ma anche alle famiglie a basso reddito. Non ci si deve dimenticare infatti che il territorio comunale della nostra Città è contraddistinto dalla presenza di impianti sportivi all’aperto e al chiuso, regolarmente gestiti da associazioni sportive dilettantistiche, non aventi dunque finalità di lucro, e soprattutto basati sul volontariato e sul grande spirito di abnegazione rivolto al benessere e alla crescita sociale delle generazioni giovanili. Un vissuto, questo, che è ormai consolidato a Quiliano da diversi decenni, anche e soprattutto in ragione del fatto che l’operatività e il costante impegno profuso da tutte queste associazioni ha sempre garantito una coesione sociale e una crescita civile e democratica della nostra comunità, in tutte le sue componenti, nel nome dei più alti valori dello sport”. 

“Il rincaro esagerato, – aggiunge Isetta, – sta creando forti malumori e preoccupazioni per le associazioni sportive quilianesi, che già devono fronteggiare ogni giorno le criticità e le maggiori spese da sostenersi riferite alle sanificazioni e alle misure occorrenti per la funzionalità degli impianti sportivi, in stretta attuazione dei protocolli Covid in materia. Questi rincari rappresenterebbero quindi il rischio evidente di limitare, se non addirittura chiudere, le attività degli impianti sportivi che, tuttora, sono gestiti in regime di gestione con affidamenti pubblici ai sensi di legge, da realtà associative senza scopo di lucro che rischiano di non poter più fronteggiare tali gestioni ordinarie e di rinunciare a garantire nel medio e lungo termine questo fondamentale servizio a beneficio della nostra comunità”. 

“Inoltre il ‘caro bollette’, – precisa il Sindaco Isetta, – va a travolgere l’intero comparto del terzo settore, e mi riferisco in primissimo luogo alle associazioni di volontariato, alle società operaie di mutuo soccorso, a tutte quelle reti di aggregazione sociale che gestiscono i circoli operanti nel territorio di Quiliano, e che rischiano davvero di rinviare quegli investimenti di manutenzioni ordinarie che magari intendevano avviare per garantire la corretta tenuta degli immobili suddetti. Penso anche alle numerosissime famiglie a basso reddito, che abitano negli alloggi di edilizia economica popolare, e che si trovano a portare avanti la quotidianità con prudenza, sacrificio, risparmio, e potendo anche contare sulle misure di sussidio e sostegno garantiti dal nostro Ente, anche attraverso i servizi forniti dall’Ambito e dal Distretto”. 

“Questa problematica, – conclude il primo cittadino di Quiliano, – è profondamente vissuta con attenzione dalla nostra comunità, nelle sue varie componenti. Ecco perché auspichiamo un pronto ed efficace intervento legislativo volto a calmierare questi aumenti. Comprendiamo benissimo le logiche del mercato libero, dell’uscita dal regime dei monopoli e delle esclusive nell’erogazione dei servizi di rete. Ma non si deve dimenticare di come gli interventi di calmierazione non possano essere solo delegati salomonicamente alle autorità di regolazione, ma debbano essere, soprattutto in questo momento storico unico quale è la pandemia, oggetto di una riflessione e di un adeguato e non più rinviabile intervento politico e legislativo”.

A CERIALE

Il Comune di Ceriale aderisce all’iniziativa promossa da Anci e Anci Liguria contro il caro-bollette e l’aumento dei costi energetici: questa sera, alle 20.00, luci spente al palazzo comunale di piazza Nuova Italia. “Un segnale forte e chiaro rispetto all’impennata dei prezzi sull’energia, convinti della necessità di sensibilizzare il Governo per una azione concreta con l’obiettivo di evitare che la crisi energetica colpisca famiglie, imprese e gli stessi bilanci degli enti locali, con ripercussioni negative rispetto ai servizi erogati dai Comuni alle rispettive comunità” afferma il sindaco Luigi Romano.

“Come amministrazione comunale, da inizio mandato, siamo stati in prima linea con interventi rivolti proprio al risparmio energetico di tutte le strutture comunali così come degli impianti di illuminazione pubblica”.

“Anche per questo partecipiamo a questa iniziativa, certamente simbolica ma di fondamentale valore culturale ed economico, in quanto riteniamo che questi aumenti siano contrari agli sforzi compiuti nel segno dell’efficienza energetica e di una maggiore sostenibilità ambientale” conclude il primo cittadino cerialese.

A TOVO SAN GIACOMO

Anche il Comune di Tovo San Giacomo aderisce all’iniziativa “Luci spente nei comuni” promossa da Anci Liguria “per sensibilizzare e spingere il Governo a fare qualcosa di concreto contro l’impatto della crisi energetica sui costi di gestione delle famiglie, delle imprese, delle grandi strutture pubbliche e sui bilanci delle Autonomie Locali”. Spiega il sindaco Alessandro Oddo: “Le risposte dal Governo alle richieste di Anci non sono sufficienti e c’è il rischio che questa crisi possa ripercuotersi pesantemente sui bilanci dei comuni e sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo anche il Comune di Tovo San Giacomo, insieme a tanti altri comuni italiani, giovedì 10 febbraio, alle ore 20 spegnerà simbolicamente l’illuminazione in piazza Don Pino Zunino e sul monumento ai caduti”.

A FINALE LIGURE

Il Comune di Finale Ligure aderisce all’iniziativa di protesta contro il caro bollette spegnendo alle ore 20.00 l’illuminazione dell’Arco di Spagna e del Castello Gavone.

A PIETRA LIGURE

Infine, il Comune di Pietra Ligure spegnerà alle ore 20 il Molo Marinai d’Italia. “Si tratta di un gesto simbolico, nato per contestare l’esagerata crescita dei costi energetici, cui aderiamo convintamente per sensibilizzare il Governo ad intervenire concretamente per scongiurare che i costi della crisi energetica si abbattano sulle famiglie, sulle imprese, sui bilanci degli enti locali, impattando negativamente sui servizi che eroghiamo ai nostri cittadini”, dichiara il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi.

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