Liguria. “L’Aifa sta facendo di tutto perché la gente non gli creda”. Così Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, commenta, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” in onda su Radio Cusano Campus, la decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco di sospendere il vaccino AstraZeneca dopo alcune morti sospette.
“Le istituzioni stanno confondendo la gente – continua – L’Aifa prima approva un vaccino per gli under 55, poi prolunga la fascia di età agli under 65 per poi passare agli over 65, prima dice che Astrazeneca è sicuro e poi dopo qualche ora lo sospende. Non è possibile che le istituzioni lascino completamente su noi medici la responsabilità”.
Bassetti poi aggiunge: “Le istituzioni hanno preso una posizione che pagheranno perché secondo me il 18 l’Ema dirà che non c’è nessun problema e quindi Aifa dovrà dire per la quarta volta che aveva preso una decisione che non doveva prendere, non so quale sarà la fiducia della gente. E’ certamente un grandissimo autogol, come lo sono stati altri sul vaccino Astrazeneca. L’Ema aveva approvato il vaccino dicendo che può andare bene su tutte le persone sopra i 18 anni, Aifa dice: ‘no, preferisco darlo solo agli under 55’. L’Ema è stata più coerente di Aifa, in un momento come questo non si può non avere coerenza”.
E sulla tempistica della decisione, sottolinea: “In questo momento bisogna essere trasparenti il più possibile, se c’è qualcosa che non sappiamo l’Ema deve dirlo immediatamente – evidenzia Bassetti-. Altra cosa è la rapidità nelle decisioni, non esiste che bisogna attendere giovedì, è necessario decidere in 24 ore. Ai cittadini poi bisognerà dare i numeri, dire cosa è successo fino ad oggi con questo vaccino, altrimenti la gente va nel panico”.
“I numeri – prosegue Bassetti – dicono che abbiamo vaccinato 17 milioni di persone tra Europa e Gran Bretagna e non c’è stato nessun decesso che abbia un nesso con la vaccinazione stessa. Oggi i rischi dei vaccini sono piccolissimi e i benefici sono enormi. Noi come Europa e come Italia uno stop prolungato alla vaccinazione non ce lo possiamo permettere. Il vaccino è sicuro, è giusto indagare, ma la comunità scientifica chiede che questo avvenga con la massima trasparenza e nel minor tempo possibile”.
Per quanto riguarda i casi di trombosi o trombo-embolia, “ad oggi ne sono stati segnalati 37 su 17 milioni – afferma il professore del San Martino – l’incidenza sulla popolazione generale è molto più elevata. Ad oggi non c’è alcun decesso strettamente correlato al vaccino. Se io faccio il vaccino a 180mila persone, ci può essere la coincidenza di qualcuno che è morto per altra causa, questo deve essere chiaro, altrimenti continuiamo a fare informazione non corretta e la gente non si vuole più vaccinare”.
Ultima riflessione sull’efficacia del vaccino sulle varianti. “Astrazeneca è efficace sulla variante inglese, che è quella prevalente in Europa, sulle varianti tutti i vaccini zoppicano un po’, ma la circolazione delle altre varianti in Italia è molto limitata” conclude.