Liguria. “Il commissario Arcuri ha comunicato ufficialmente ai presidenti di regione che Pfizer ridurrà le dosi per l’Italia di quasi il 30%. Ci associamo alle sue proteste, perché è davvero poco serio che un’azienda così importante, che ha in mano uno strumento essenziale per la lotta al Covid, non rispetti i patti per le consegne“.
Così il presidente della Liguria Giovanni Toti parlando in diretta Facebook del piano di vaccinazione anti Covid che però non si ferma: “Se non fossimo stati prudenti a fare scorta, come del resto chiedeva lo stesso Arcuri, rischieremmo di rimanere senza vaccini per le seconde dosi. Ciò non accadrà in Liguria perché ad oggi abbiamo utilizzato, per la precisione, il 69% dei vaccini a nostra disposizione”, ricorda Toti.
Anche la crisi di governo è un fattore di incertezza nella gestione dell’emergenza e Toti non risparmia le stoccate: “Sono giornate convulse, non sappiamo ancora se l’Italia avrà nei prossimi giorni un governo in carica, ma sono anche giornate molto complesse per l’emergenza Covid e le vaccinazioni e sarebbe opportuno che la situazione si chiarisse al più presto. Senza fare polemiche, il nostro Paese in questo momento ha bisogno di un governo in grado di fare scelte e prendere decisioni in fretta e bene, e le regioni hanno bisogno di interlocutori certi che abbiano i numeri, le maggioranze parlamentari necessarie, le idee chiare per affrontare i compiti che ci aspettano nelle prossime settimane”.
Per quanto riguarda l’entrata in zona arancione da oggi (domenica), Toti ricorda che “è stato deciso sulla base di dati ormai superati, ma con il Covid non si può scherzare e bisogna mantenere un criterio di prudenza, nella speranza che sia l’ultima volta che dobbiamo intervenire con misure così drastiche e dolorose per tante categorie e per tutti i cittadini. Siamo ancora in una fase piuttosto importante di presenza del virus ma abbiamo segni di miglioramento. I vaccini dovrebbero aiutarci a contenere il contagio e a procedere a qualche riapertura, quando avremo vaccinato la popolazione più esposta. Anche dai dati di oggi rileviamo un’incidenza in calo, siamo su livelli più bassi della media delle regioni italiane”.
“Cerchiamo di rispettare tutti le regole per tornare in fascia gialla già tra due settimane e in futuro, perché no, in fascia bianca – ha concluso – Per questo abbiamo tenuto chiusa la didattica in presenza. È un momento in cui dobbiamo stare molto attenti: tra due settimane potremmo tornare a una normalità relativa, con la speranza di non dover interrompere più le lezioni fino a giugno. Teniamo duro tutti, abbiamo un lieve miglioramento sui dati, posti letto e terapie intensivi disponibili, un sistema di screening e vaccinazioni che funziona; continuiamo così nella speranza che il Governo riesca a garantire un flusso costante di vaccini”.