Cea

L’iniziativa del Centro di Educazione Ambientale di Finale: natura nelle case ai tempi del Covid-19

"L'idea nasce dalla grande nostalgia che tutti sentiamo per i nostri sentieri"

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Finale Ligure. E’ partita in concomitanza con la celebrazione della 50° Giornata Mondiale della Terra 22 aprile, e continuerà nei prossimi giorni a cadenza più o meno settimanale fino alla Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), l’iniziativa del Cea “Finale Natura” per portare un po’ di natura nelle case dove siamo tutti isolati a causa del Covid-19.

Il Comune di Finale Ligure, dall’anno scorso, si è dotato di un Centro di Educazione Ambientale che si occupa di informazione e sensibilizzazione, concertazione territoriale, educazione ambientale e mantenimento dei contatti con la rete dei Cea presso Regione Liguria, affidando il servizio al gruppo di Guide Ambientali Escursionistiche già attivo che vede insieme Cooperativa Sibilla, Cooperativa Tracce, Studio naturalistico Serinus ed altri collaboratori.

Le Guide del Cel spiegano da cosa è nata l’idea: “Principalmente dalla grande nostalgia che tutti sentiamo per i nostri sentieri. All’inizio del rallentamento, quando sono state chiuse le scuole, abbiamo osservato che uno dei primi pensieri di molte persone era quello di fare delle camminate in natura, complice il bel tempo. Questo è un bene, perché significa che molti di noi si rendono conto del valore intrinseco della natura e della possibilità di poterne fruire per rigenerarsi, ma dall’altra questo ha portato poi delle necessarie limitazioni, per evitare affollamenti in quei luoghi che, forse, sono stati sempre deserti perché non abbiamo mai il tempo di andarci, presi dagli impegni quotidiani. Questo è un primo punto di riflessione sul nostro stile di vita. L’altro è direttamente collegato al tema della Giornata Mondiale della Terra ed anche a quanto detto da Papa Francesco “Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato” ed ancora “Come possiamo ripristinare un rapporto armonioso con la terra e il resto dell’umanità? Abbiamo bisogno di un modo nuovo di guardare la nostra casa comune”. Senza aspettare: pensiamo ad esempio a mascherine e guanti usati che svolazzano con il vento ligure…queste misure di protezione prese d’urgenza dovranno essere ripensate, in un momento in cui eravamo finalmente pronti al liberarci dalla plastica monouso. Non possiamo continuare a curarci solo quando siamo malati, e non possiamo continuare a depurare il pianeta solo dopo averlo inquinato”.

“Quando ritorneremo a percorrere i sentieri, osserviamo quindi la nostra ‘casa naturale’ con un nuovo sguardo, con maggior consapevolezza del suo valore e delle nostre azioni, con maggior rispetto. Nel frattempo, la possiamo salutare sulla pagina facebook ‘Finale Natura CEA’ o seguendo #finalenatura” concludono le guide Cea.

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