Provvedimento disciplinare

Razzismo in campo: dieci giornate di squalifica ad un allievo dell’Albissola 2010

Una frase razzista sentita dall'arbitro e scatta la maxi-squalifica: accade nel Savonese, nel campionato Allievi regionali

Angelo Baiardo Vs Ligorna Allievi Provinciale
Foto d'archivio

Albisola. La squadra Allievi dell’Albissola 2010 nella bufera del razzismo: a scatenare la querelle mediatica una squalifica di dieci giornate inflitta ad un suo calciatore, dovuta ad insulti a sfondo razziale rilevati dall’arbitro e prontamente comunicati al giudice sportivo.

Il comunicato del comitato regionale della Figc è stato diffuso giovedì 2 novembre, nel pomeriggio, e riportava le sanzioni susseguenti le gare del turno del 29 ottobre. Tra le sanzioni comminate agli Allievi regionali, quindi, spiccavano le dieci giornate per il giovane calciatore dell’Albissola: “apostrofava un giocatore avversario con offesa comportante denigrazione per motivi di razza e di etnia“.

Si tratta di un provvedimento duro, ma non sorprendente, né iniquo: non solo il regolamento proibisce e punisce espressamente queste allocuzioni, ma l’intero movimento calcistico si batte da tempo per la condanna di ogni atto di razzismo, sui campi e fuori. L’idea della Fifa è quella di promuovere nel calcio un mondo accogliente per tutti.

Dieci giornate sono due mesi e mezzo senza disputare partite ufficiali:questo significa che il giovane calciatore albisolese tornerà in campo probabilmente non prima del 2018. Soprattutto nelle categoria giovanili, infatti, l’aspetto educativo anche della sanzione disciplinare ha un ruolo importante.

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