Arresti convalidati

A giudizio i pusher marocchini in manette ad Albenga: tornano liberi entrambi

Uno ha patteggiato, mentre per l'altro il difensore ha chiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato

tribunale Savona

Savona. Sono stati processati per direttissima questa mattina Mohamed Moklis, 37 anni, e Soufiane Maait, 22 anni, i due marocchini arrestati ieri dai carabinieri di Albenga con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga.

Moklis, finito in manette nella zona della stazione ferroviaria dopo che alla vista dei militari aveva maldestramente gettato sotto un’auto un involucro, attirando i loro sospetti, doveva rispondere dell’accusa di detenzione di quattro grammi di eroina nascosta in 9 ovuli. Lo straniero, che era assistito dall’avvocato Nicoletta Luzzi, ha scelto di patteggiare due mesi e 20 giorni di reclusione e 600 euro di multa senza la sospensione condizionale della pena. Al termine dell’udienza è tornato libero senza nessuna misura cautelare.

Il suo connazionale Soufiane Maait, arrestato dopo una perquisizione avvenuta la notte tra il 10 e l’11 giugno in piazza Europa, era invece stato trovato in possesso di cocaina (meno di un grammo) e marjuana (44,5 grammi). Anche per lui il giudice ha convalidato l’arresto (nonostante lui abbi negato in aula che la droga fosse la sua), ma ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiano in caserma. Vista la richiesta di termini a difesa avanzata dal suo difensore, l’avvocato Gian Maria Gandolfo, è stato rinviato al prossimo 21 giugno.

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