Dal gip

Da Torino per spacciare coca e hashish, coppia di pusher resta in carcere

Secondo l'accusa l'uomo faceva da autista alla donna, che riforniva i clienti del centro storico ingauno

carabinieri albenga

Albenga. Arresti convalidati e misura cautelare in carcere confermata per i due marocchini, E.I.R., 38 anni, residente a Torino, e L.S., di 30, residente ad Alassio ma di fatto domiciliata a Pietra Ligure, finiti in manette due giorni fa nell’ambito di un’operazione antidroga condotta dagli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Albenga.

I due marocchini, difesi dagli avvocati Camilla Fasciolo e Gian Maria Gandolfo, sono stati interrogati questa mattina e hanno rsiposto alle domande del gip Fiorenza Giorgi.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la coppia utilizzava un SUV, intestato e guidato dall’uomo, per smerciare cocaina e hashish nella piana ingauna. Dopo numerosi appostamenti e monitoraggi dei due, gli uomini ombra del Nucleo Operativo hanno appurato il ruolo di “chauffeur” dell’uomo che accompagnava la connazionale agli appuntamenti per le cessioni delle dosi richieste dai clienti. Ne è emerso che per lei si trattasse di un vero e proprio “lavoro”.

Gli investigatori del Nucleo Operativo hanno quindi atteso che avvenisse una cessione di due dosi di coca, durante un appuntamento nei vicoli del centro storico ingauno, per cogliere di sorpresa i due spacciatori e stringere loro le manette ai polsi in flagranza di reato. I militari ingauni hanno quindi proceduto alla perquisizione prima dell’autovettura dell’uomo (dove sono state rinvenute ulteriori 13 dosi dello stesso tipo più altre dosi di hashish) e poi dell’abitazione pietrese della donna, dove è stata ritrovata documentazione di continue spedizioni di denaro contante al padre in Marocco (fatto che dimostra quindi l’invio all’estero dei proventi dell’attività illecita).

Per entrambi si sono quindi aperte le porte del carcere, lei a Genova Pontedecimo e lui a Marassi.

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