La storia

Arrestati per tentato furto ad Albenga, ma subito liberati: salvati da un “cavillo” giuridico

A due fratelli era stato contestato di aver forzato la serranda del negozio che invece era già aperta: non c'erano quindi i presupposti per le manette

tribunale Savona

Albenga. Sono stati arrestati nella tarda serata di ieri con l’accusa di tentato furto aggravato, ma, dopo una notte in camera di sicurezza, questa mattina due fratelli albenganesi sono stati rimessi in libertà perché il loro arresto non è stato convalidato.

Nel corso del processo per direttissima celebrato oggi in tribunale è infatti emerso che che i due, Alessandro e Massimo F., di 34 e 42 anni, non avrebbero forzato la serranda di un negozio di arredamenti di via dei Mille, ma si sarebbero limitati ad entrare nel negozio trovandola aperta. Un particolare che, dal punto di vista giuridico, ha cambiato radicalmente il tipo di contestazione per gli imputati e ha fatto venire meno i presupposti per l’arresto.

In assenza di aggravante, il reato da contestare è quello di tentato furto semplice per il quale non è previsto l’arresto. Di qui la scelta del giudice Francesco Giannone di non convalidare l’arresto e di rimettere in libertà i due fratelli, entrambi con precedenti e disoccupati.

Nel corso dell’udienza di convalida, Alessandro e Massimo F. hanno comunque negato di essere entrati nel negozio per rubare: “Eravamo usciti per fare un bancomat e abbiamo visto quella serranda alzata e mio fratello è entrato per guardare dentro al locale” ha spiegato uno di loro. Proprio in quel momento, sempre secondo il racconto dei fratelli, è arrivata una pattuglia dei carabinieri che li ha fermati.

I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Albenga, effettuati i primi accertamenti, non hanno avuto dubbi sulle intenzioni dei due uomini e quindi li hanno arrestati. Addosso a uno dei due fratelli tra l’altro è stato trovato anche un coltellino. Il processo, salvo che gli imputati non contestino le imputazioni, riprenderà il prossimo 4 febbraio.

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