Savona. Due ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro misure di obbligo di dimora nel comune di residenza. E’ il bilancio degli ultimi sviluppi dell’operazione antidroga battezzata “Vatra”, avviata nell’aprile dello scorso anno dalla polizia di Stato di Savona, che aveva portato all’arresto di Ribaj Boro, Alia Gentjan e Davide Mannarà. Questa mattina in manette, come disposto dal gip del tribunale, sono invece finiti un cinquantunenne italiano, Massimo Loi, residente a Savona, e un albanese di 37 anni, Yilli Musta, residente a Genova e irregolare sul territorio italiano.
Sempre nella mattinata di oggi gli agenti della Questura savonese hanno notificato anche le quattro misure di obbligo di dimora che hanno colpito: Alia Gentjan, albanese di 33 anni, commerciante (titolare della pizzeria “Sapori d’Italia di via Romagnoli) residente a Genova, Meli Avdi, di 35, artigiano residente a Stella, entrambi già domiciliari (erano finiti in manette con l’accusa di spaccio ad agosto scorso), Marcello Pelle, 30 anni, operaio di Quiliano domiciliato a Savona, e Michel Maimeri, di 33 anni, artigiano edile residente a Savona. Secondo quanto accertato dagli investigatori, sia i due cittadini albanesi che gli italiani erano coinvolti nel giro di spaccio intorno al circolo Vatra di via Montenotte a Savona.
In particolare gli inquirenti avrebbero accertato che Ribaj Boro, gestore del circolo Vatra (arrestato ad agosto insieme a Davide Mannarà e Alia Gentjan), si riforniva di marijuana direttamente dall’Albania. La droga arrivava in grossi quantitativi a Genova dove veniva stoccata da Illy Musta, che la nascondeva in alcune auto, prima che venisse trasportata a Savona grazie a Avdi e Gentjan. Nella città della Torretta, sempre secondo l’ipotesi degli inquirenti, lo stupefacente veniva poi smerciato: ed è a questo punto che sarebbero entrate in scena le altre persone coinvolte Loi (che nel corso dell’esecuzione della misura di custodia cautelare, questa mattina, è stato trovato in possesso di 30 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione), Pelle e ad un altro italiano, Massimo Valenti, che era stato arrestato lo scorso 13 agosto perché trovato in possesso di 600 grammi di marijuana.
L’operazione Vatra non è però ancora conclusa: dopo aver denunciato a piede libero alcuni acquirenti di stupefacente (altri sono stati segnalati come consumatori alla Prefettura), in queste ore, gli accertamenti dei poliziotti savonesi continuano per identificare altre persone che sarebbero coinvolto nel vasto giro di spaccio.