Cronaca

Rischiava deformità dopo incidente, per guarirlo sinergia tra 6 reparti Asl: il racconto dell’intervento

ospedale albenga

Albenga. Circa un mese fa, in corso Ricci a Savona, mentre era in sella alla sua moto era stato vittima di un drammatico incidente stradale nel quale si era ferito gravemente ad un piede. Grazie ad un complesso lavoro, che ha visto la sinergia tra ben sei reparti ospedalieri dell’Asl 2 Savonese, i medici sono riusciti ad evitare che il paziente, A.M., riportasse una grave deformità al piede.

Proprio mentre si sta positivamente concludendo il trattamento operatorio del paziente, abbiamo chiesto al dottor Giorgio Burastero, direttore insieme al collega Giovanni Riccio del Centro Specialistico Regionale MIOS (Malattie infiammatorie osteoarticolari) dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, di raccontarci come è stato possibile raggiungere, grazie alla collaborazione tra varie competenze mediche diverse, un risultato così importante.

“Il paziente ha subito un primo intervento congiunto di Ortopedia (Dott. M. Federici), Chirurgia Plastica (Dott. G. Di Pietro) e Chirurgia Vascolare (Dott. A. Schiavetta) in urgenza, presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia del Ospedale Santa Corona, diretto dal Dottor Lanza. Tale operazione ha permesso di stabilizzare le fratture e trattare lesioni cutanee e vascolari. A condizioni cliniche più stabili è stato trasferito presso il MIOS per essere sottoposto ad un delicato e lungo intervento di trapianto osseo vascolarizzato effettuato dal Dott. Antonini: trapianto osseo proveniente dall’arto opposto alla lesione” spiegano dal Mios.

Un’iter estremamente complesso che conferma ancora una volta la capacità di mettere in campo sinergie ed efficienza da parte del Dipartimento di Emergenza della Asl 2 Savonese. “Collaborare nella gestione di casi complessi traumatologici e infettivi, che richiedono una multidisciplinarità, è il risultato di una precisa scelta aziendale e una condizione fondamentale per un buon esito per il malato” ha precisato il dottor Burastero che ha poi spiegato così la “filosofia del MIOS”: “E’ un centro di riferimento regionale riconosciuto da anni nel trattamento delle complicanze ortopediche. Nasce proprio come ‘servizio’ a disposizione di tutti i pazienti affetti da complicanze meccaniche o infettive dopo un intervento protesico o un trauma”.

“Tale servizio è inoltre aperto anche a tutti i colleghi medici che, non potendo gestire casi complessi, per limiti di tempo, spazi e competenze, hanno bisogno di una struttura adeguata alla quale affidare i propri malati. Come è accaduto nel caso di A.M. che, dopo una fase di stabilizzazione presso l’Unità di terapia Intensiva dell’ospedale di Albenga diretto dal Dott. Briano, ha ancora necessità di osservazione ma la fase più critica la possiamo considerare passata” conclude il dottor Burastero.

Il Mios, in passato, aveva dato il suo contributo per concludere molto favorevolmente l’iter operatorio mirato al salvataggio dell’arto di uno dei feriti nel drammatico crollo della Torre Piloti avvenuto a Genova nel maggio 2013.

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