Cronaca

Serial killer evaso, dura reazione del ministro Cancellieri: “Il carcere conosceva il curriculum criminale di Gagliano”

Anna Maria Cancellieri

Roma. Sia il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell’ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano, il serial killer non rientrato nel carcere di Genova dopo un permesso premio. A dirlo è stato il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferendo alla Camera sulla vicenda.

“Non è da un singolo episodio che si possono trarre conclusioni affrettate ed emotive su istituti irrinunciabili per l’attuazione del principio costituzionale della rieducazione della pena” ha aggiunto ancora il ministro sull’argomento.

Il Ministro ha anche voluto fare una precisazione sulle dichiarazioni del direttore del carcere di Marassi. Parole dalle quali era passato il messaggio che dalla direzione della casa circondariale non si conoscesse il passato di Gagliano: “Bisogna sgombrare il campo dagli equivoci sorti dopo le prime dichiarazioni del direttore del carcere di Marassi che sembrava sostenere che il carcere non aveva conoscenza della storia criminale del detenuto, cosa smentita dalla corrispondenza intercorsa tra la direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza”. Il giudice di sorveglianza “ha concesso il permesso sulla base di tutti gli elementi di conoscenza che erano necessari al fine di adottare quella delicata decisione, stando alle risultanze sin ad ora acquisite” la precisazione del Ministro.

Nel 2011 sono stati concessi 21.923 permessi premio a detenuti con 48 mancati rientri, nel 2012 25.275 permessi e 52 mancati rientri ed analoghi sono i dati del 2013. “Si tratta di una percentuale di violazione di molto inferiore all’1%. Senza contare che, nella maggior parte dei casi, gli evasi vengono ricondotti all’interno del carcere”, ha concluso.

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