Sport

Linda Cerruti si racconta tra i sacrifici quotidiani e il sogno olimpico: “In acqua sono libera”

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Savona. Linda Cerruti si racconta. Dopo le imprese sportive prima alle Universiadi e, poi, ai Campionati mondiali a Barcellona, la sincronette savonese parla a ruota libera della sua vita in vasca e fuori dalle piscine.

“L’ambiente ai mondiali è stato bello e sereno – esordisce Linda – Quando si arriva in albergo ci si sente a casa, capiti, compresi. Siamo tutti lì per lo stesso obiettivo, tutti sportivi, con vite e abitudini comuni, quindi, c’è comprensione e spesso non si deve neanche spiegare nulla dei propri stati d’animo, delle tensioni e preoccupazioni”.

Un ambiente positivo, quello mondiale, dove, però, difficilmente nascono amicizie: “Il rapporto con le altre atlete si limita ad un saluto cortese, di rispetto e niente più – commenta la Cerruti – forse c’erano più amicizie quando eravamo ragazze e junior e qualche amicizia è rimasta; con loro fa molto piacere sentirsi e scambiare quattro parole in allegria”.

Una vita dura quella delle atlete che lascia ben poco spazio ad altro: “E’ difficile conciliare tutto – riconosce la sincronette – Allenandosi 8/9 ore al giorno tutti i giorni, quando si ha un po’ di tempo libero, non si vede l’ora di riposare.

Il sincro richiede molti sacrifici, molte rinunce ma la passione e l’amore  per questo sport cancella tutte le fatiche”.  

Uno sport che, come tutti i cosiddetti sport minori, ottiene visibilità solo in poche occasioni: “Qualcosa si sta muovendo ma soprattutto la possibilità di accedere ad un corpo militare – Fiamme Oro, Marina Militare – consente di  avere a tutti gli effetti un vero e proprio lavoro che, a differenza di prima, consente di avere un futuro chiaro davanti e di allenarsi con la mente libera – dice Linda che aggiunge – In Spagna, invece, il nostro sport è il secondo sport nazionale dopo il calcio”.

In Italia, per poter avere visibilità, gli sport minori hanno bisogno spesso di atlete “personaggio” e Linda nei giorni del Mondiale lo è diventata meritandosi le copertine non solo per i suoi meriti sportivi: “Le attenzioni fanno sempre piacere  – ammette l’atleta della Rari Nantes – Non me le aspettavo. Io voglio trasmettere qualcosa alle persone quando sono in acqua, quello è il mio mondo, quella sono io, libera di ballare, lontana da ogni cosa, da ogni pensiero: solo io e l’acqua”, conclude Linda con quello che sembra un vero e proprio manifesto della propria vita.

Un “manifesto” che sembra molto distante dalla vita di altri colleghi e colleghe che hanno optato per la vita sotto i riflettori: “Molti colleghi hanno partecipato ad esempio a dei reality ma a me non piacerebbe – si schernisce Linda – Sia chiaro, nelle situazioni bisogna trovarsi e avranno avuto buoni motivi per accettare quell’esperienza così lontana dallo sport”.

Un’atleta giovane, Linda Cerruti che, però, sembra pronta ad assumersi le responsabilità da leader: “Le responsabilità nella vita ti fanno crescere  e io sono la prima che ogni giorno si mette in gioco per cercare di fare sempre meglio – conclude la Cerruti che aggiunge – I complimenti fanno molto piacere e sono graditissimi ma so bene che dietro l’angolo c’è sempre uno scivolone che ti può far cadere”.

Sul futuro non si sbilancia ma le idee sembrano chiare: “A livello sportivo vivo giorno per giorno ma sicuramente mi piacerebbe si realizzasse il sogno di andare alle Olimpiadi – dichiara – Ma c’è ancora tempo. A livello personale? Non so ancora cosa mi piacerebbe fare. Sicuramente mi piacerebbe avere una famiglia e dedicarmi ai miei figli in un futuro”.

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