Politica

Elezioni, incontro Pdl al San Carlo. Il vice sindaco Nucera a Minzolini: “Se vuoi comprare casa in Riviera scegli Albenga”

Albenga. “Tutti per il Pdl di Silvio Berlusconi, contro la sinistra delle tasse”. È questo il messaggio emerso nell’incontro con i candidati del Popolo della Libertà alle elezioni politiche organizzato dal vice sindaco di Albenga e vice coordinatore del Pdl per la provincia di Savona Massimiliano Nucera, con la collaborazione degli assessori e i consiglieri ingauni del Pdl, svoltosi ieri sera ad Albenga.

Nonostante le polemiche del territorio savonese e ponentino per la composizione delle liste, un Auditorium San Carlo gremito ha accolto i candidati del PdL alla Camera e al Senato: l’on. Sandro Biasotti, ex presidente della Regione Liguria e capolista alla Camera dei Deputati in Liguria, l’on. Eugenio Minasso, l’ex direttore del TG1 Augusto Minzolini, capolista al Senato della Repubblica e il direttore di RagionPolitica Alessandro Gianmoena.

Dopo i saluti iniziali del sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, che ha presenziato all’incontro, e di Alessandro Cibien, gli interventi del vice sindaco di Andora e coordinatore cittadino Pdl, del vice sindaco Massimiliano Nucera, degli assessori Eraldo Ciangherotti, Guido Lugani, Bruno Robello De Filippis, dei consiglieri comunali Enrico Bessone, Alessandro Geddo, Antonino Maccarrone, è stato fatto il punto “sulla disastrosa esperienza del governo Monti e della eccessiva pressione fiscale promossa con tasse inique come l’Imu sulla prima casa, evidenziando la necessità di premiare le forze di centrodestra, che si impegnano a ridurre le tasse, abolire l’imposta sulla prima casa e restituire l’Imu versata nel 2012”. Non sono state risparmiate critiche, anche feroci, contro il governo di sinistra della Regione Liguria, che vuole chiudere l’ospedale di Albenga, e contro il partito Democratico, che afferma di essere a favore del territorio, ma poi si batte solo per salvare il Tribunale di Chiavari, colpevolmente dimenticando quello di Albenga.

“Caro Minzolini, ho sentito che vuoi comprare casa in Riviera. Ti prego di farlo ad Albenga”, ha affermato il vice sindaco Nucera. Gli amministratori locali Pdl hanno poi chiesto ai loro candidati di assumersi l’impegno di una costante presenza sul territorio per ascoltare le esigenze della gente e trovare le soluzioni a favore di Albenga e del comprensorio ingauno, per porre rimedio a tutte le criticità che gli enti locali, come i comuni, devono affrontare ogni giorno, a partire dal Patto di Stabilità, che di fatto blocca le spese e gli investimenti.

“Per non far morire le piccole e medie imprese del nostro territorio, abbattere l’Imu sui beni strumentali delle imprese e sugli alloggi invenduti dei costruttori edili e aprire il mercato del lavoro in entrata favorendo le assunzioni di personale e abolendo le rigidità della riforma Fornero”, questa è una delle più rilevanti provocazioni lanciate dal Consigliere Alessandro Geddo ai candidati al Parlamento del Pdl.

“Non basta essere del territorio, come fanno certi ex amministratori che di Albenga se ne sono sempre infischiati – ha attaccato Eraldo Ciangherotti – Bisogna fare anche qualcosa per il territorio. E allora, rappresentanti in Parlamento non “del” territorio, ma “per” il territorio, capaci di portare il ponente a Roma, non però come promette il candidato ingauno del partito Democratico alla Camera, Franco Vazio, che, dietro a un assordante e indimenticabile silenzio di scambio elettorale negli ultimi mesi, non ha neppure saputo difendere Albenga presso la Regione Liguria per scongiurare la chiusura di numerosi reparti della sanità pubblica nell’ospedale di Albenga” ha commentato Eraldo Ciangherotti, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Albenga.

“Chi ha scelto di sostenere il voto per Franco Vazio ha fatto un errore incredibile prima di tutto sotto il profilo politico perché ad Albenga il candidato del Pd ha sempre fallito e il territorio di cui lui si vanta di essere rappresentante è circoscritto semplicemente a casa sua e poi perché l’accordo proposto ai nostri militanti è destinato a diventare carta igienica, se già non lo è” ha concluso Bruno Robello De Filippis.

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