Regione. “Diritti e Libertà”. Ecco il nome e il simbolo della nuova formazione creata dai fuoriusciti liguri dal partito di Antonio Di Pietro. Proprio ieri, infatti, l’Idv ha perso due parlamentari a Roma e in Liguria il partito si è spaccato. Giovanni Paladini, insieme al torinese Gaetano Porcino, ha annunciato le sue dimissioni da deputato e da coordinatore regionale del partito.
Lo hanno subito seguito la moglie e capogruppo in Regione, Marylin Fusco, il vicepresidente della Regione Nicolò Scialfa, l’assessore Gabriele Cascino, il segretario provinciale Francesco De Simone e il consigliere comunale Franco De Benedictis. Oggi, invece, è stato svelato il nome del nuovo schieramento.
Galeotta fu la foto di Vasto, messa in un cassetto da Di Pietro, e le posizioni del leader Idv in netto contrasto con il presidente della Repubblica e l’ex alleato Pierluigi Bersani. “La foto di Vasto è sbiadita quando è iniziata la critica serrata a Bersani, che a sua volta ha detto qualche giorno fa di aver chiuso con Di Pietro”, dichiara Scialfa.
E su una possibile fuoriuscita dal partito per motivi di interessi, Scialfa è molto chiaro. “Abbiamo un quadro nazionale e uno locale, però credo che in questa fase parlare del tema locale ci porterebbe fuori strada – dichiara – Personalmente credo che avrei avuto più semplicità di percorso a restare nell’Idv. Se pensate che le scelte siano state fatte a cuor leggero, non è così. Sono scelte sofferte perché fatte anche di amicizie personali e contatti tra persone. Uno dei miei migliori amici, Orlando, resta all’Idv, Ignazio Messina, che è rappresentante degli enti locali, resta all’Idv. Non è stato facile”.
E proprio sull’argomento dell’amicizia, questa mattina su Twitter, il vicepresidente della Regione aveva citato le parole di William Shakespeare. “Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio”:
Scialfa ha citato Shakespeare senza riferimenti diretti all’attualità politica, ma è abitudine della sua pagina twitter intervenire sui fatti dell’oggi attraverso le parole dei grandi intellettuali del passato.
“Eravamo arrivati al punto di non condividere più la linea politica del partito – dichiara Marylin Fusco – Non servono i ‘ni’ e quindi noi che ci abbiamo sempre messo la faccia abbiamo voluto prendere una posizione netta e seguire l’orientamento di Massimo Donadi, che proprio stamattina ha presentato il nuovo simbolo”.
Visto la decisione di appoggiare la candidatura alle Primarie di Bersani, forse i fuoriusciti dall’Idv avrebbero potuto scegliere la via di entrare nel Pd, ma non è stato così. “Aderire al Partito Democratico sarebbe stato più semplice, ma io e l’onorevole Paladini proveniamo dal Pd e saremmo rimasti nell’Idv se vi fosse stata più chiarezza e un nostro rappresentante alle Primarie – conclude – Avevamo aderito alla politica del fare e quando questa è incominciata a scricchiolare, abbiamo deciso di essere coerenti”.
Senza fare normi, la Fusco ha anche annunciato che in futuro il gruppo potrebbe allargarsi con l’entrata di altri consiglieri regionali.