Cronaca

Tomaso, incontro con l’avvocato e visita all’Alta Corte di Allahabad. I genitori: “Siamo fiduciosi”

Tomaso Bruno ed Elisabetta

India. Un incontro ad Allahbad con l’avvocato che segue il caso sul posto, Mr Gopal Chaturvedi, e che ha dato rassicurazioni sia sui tempi che sulla professionalità dei giudici che dovranno giudicare la vicenda che vede condannati in primo grado all’ergastolo Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni per la morte dell’amico Francesco Montis nel corso di un soggiorno in India. Sono queste le ultime notizie in arrivo dall’India dove i genitori del ragazzo ingauno rimangono in attesa di novità circa l’inizio del processo di appello.

“Se tutto va bene entro settembre potrebbe iniziare – dice mamma Marina – Oggi siamo anche andati in tribunale per renderci conto di come è amministrata la giustizia indiana nelle Corti Alte ed abbiamo finalmente riscontrato una ‘quasi normalità’. Aule pulite, accesso solo con pass, i giudici sono attenti e seguono un caso alla volta, insomma una differenza abissale rispetto alle aule del Trial Court di Varanasi. Speriamo che finalmente si possa ben esaminare il caso e che la difesa riesca a far emergere la verità”.

La verità, secondo i ragazzi italiani detenuti nel carcere di Varanasi da più di due anni, è che Francesco sia morto per cause naturali. L’accusa, invece, parla di omicidio e di un movente passionale. Un processo a singhiozzo e prove dubbie – solo per citare un’anomalia, il fatto che l’autopsia sul corpo del giovane deceduto sia stata effettuata da un oculista – hanno caratterizzato il procedimento in primo grado. Ora si spera in un iter diverso.

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