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Pietra, non si fermò all’alt e rischiò di investire militare: albanese condannato per resistenza

Savona Tribunale

Pietra Ligure. Assolto dall’accusa di tentato omicidio ma condannato a due anni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. Si è chiuso con questa sentenza il processo che vedeva imputato Marsel Nani, 24 anni, albanese, arrivato in aula in stato di detenzione (visto che è uno dei venti arrestati dell’operazione “Tabula Rasa”, accusato di favoreggiamento e sfruttamento di una prostituta romena), che era stato rinviato a giudizio per un episodio del marzo 2010. Secondo l’accusa il giovane aveva forzato un posto di blocco dei carabinieri a Pietra Ligure, rischiando di investire ed uccidere i militari in servizio quella sera.

Per la difesa Nani, assistito dall’avvocato genovese Riccardo Caramello, non si trovava alla guida della vettura (il proprietario dell’auto, un suo connazionale, aveva invece detto di averla venduta a Nani. Il pubblico ministero Ubaldo Pelosi aveva chiesto per lui una condanna a due anni e sei mesi per la resistenza e l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato per il tentato omicidio (secondo l’accusa non c’era la certezza che l’imputato “volesse cagionare la morte del militare con il suo gesto).

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