Cosap, tornano le cartelle: questa volta sono “pazze”

Provincia. Torna il tormentone della Cosap, l’ex tassa poi diventata canone di occupazione del suolo pubblico, e delle cartelle che sollecitano ignari contribuenti al pagamento degli importi annuali pregressi. Anche quando non c’è alcun passo carraio o pedaggio civile su cui discutere. Questa volta a recapitare a diversi cittadini savonesi le intimazioni di pagamento è stata l’Aipa, un’agenzia che per conto della Provincia è abilitata alla riscossione del dovuto, e del non corrisposto, sino a cinque anni precedenti.

In realtà, però, l’Aipa non sarebbe neppure titolata a richiedere simili versamenti, in quanto il suo ambito d’azione è limitato ai passi carrai abusivi, quelli con tanto di cartelli, ma non autorizzati. Emblematico il caso di una signora che da quarant’anni vive in un appartamento al quarto piano di una palazzina, con ingresso peraltro neppure sull’Aurelia. Si è vista arrivare una lettera raccomandata con cui l’Aipa chiede il pagamento di oltre 200 euro per canoni che non sarebbero stati versati tra il 2005 ed il 2009 oltre ai 47.95 euro più spese per il 2010, con la motivazione della presenza di una passo carrario a lei riconducibile.

L’Aipa ha vinto regolare gara d’appalto con la Provincia di Savona ed è incaricata di effettuare un censimento delle occupazioni e degli accessi stradali insistenti sulla rete stradale provinciale. L’agenzia utilizza una Cooperativa sociale incaricata di “stanare gli abusivi”.

Non si discute sulla correttezza dei canoni richiesti dall’Aipa, quanto il caso in questione portato alla luce da un lettore di IVG.it, che colpisce una persona che non ha alcun passo carrabile di proprietà.

Appare strano che ancora una volta, ad essere coinvolta in questo tipo di richieste di pagamento, sia una persona anziana che molto spesso paga senza farsi troppe domande.

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