Politica

Savona, “Democrazia e Socialismo”: odg per la tutela dell’acqua

Acqua

[thumb:6295:l]Savona. Il gruppo consiliare del Comune di Savona aderente a Democrazia e Socialismo ha presentato un ordine del giorno per discutere del decreto legge del Governo che introoduce modifiche in materia di “servizi pubblici a rilevanza economica” e quindi anche sulle risorse idriche. “Prendendo atto che con il DL 135/09 recante il titolo ‘Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari per l’esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia Europea’, il Governo ha inteso modificare le linee amministrative e gli assetti delle partecipazioni pubbliche in diversi servizi pubblici a rilevanza economica e riteniamo che in particolare la gestione delle risorse idriche, sia esclusa proprio dai servizi pubblici a rilevanza economica e per la sua generale importanza debba sfiggire alle stringenti logiche del libero mercato” spiegano gli esponenti di Democrazia e Socialismo.

I membri del gruppo consiliare hanno anche voluto sottolineare la contraddizione di questo Decreto Legge con i principi espressi dal Titolo V° della Costituzione che sottolineano il ruolo centrale delle Comunità locali, rappresentate dai Comuni, dalle Provincie, dalle Regioni, nell’organizzazione delle proprie fondamentali risorse;
segnalando come questo Decreto, non rivesta il carattere dell’urgenza previsto dalla Costituzione e esautori di fatto la libera espressione del dibattito parlamentare e in sede di conferenza Stato Regioni. “Ribadendo in particolare l’importanza della risorsa acqua, della sua inalienabilità, della sua universalità e del diritto di tutti gli uomini a poterne liberamente farne uso, come del resto rimarcato dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, esprimiamo la nostra contrarietà all’adozione del decreto Legge 135/09 così formulato, e chiediamo al Governo e al Parlamento di rivederne i contenuti escludendo i servizi idrici dai servizi pubblici locali di rilevanza economica riconoscendo nel contempo autonomia di scelta dei modelli di affidamente da parte degli ATO e degli Enti locali” conludono da Democrazia e Socialismo che chiedono infine che il Consiglio Comunale impegni il sindaco e la Giunta a presentare entro 15 giorni una modifica statutaria che riconosca alla risorsa idrica come un diritto collettivo ed universale non rilevante economicamente. Questo odg sarà inviato alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio, ai Presidenti di Senato della Repubblica e Camera dei Deputati.

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