La sentenza

Clochard arrestato a Noli: patteggia per la resistenza, assolto per i danneggiamenti

L'uomo è stato processato per direttissima in tribunale

carabinieri

Noli. Ha patteggiato due mesi e 20 giorni di reclusione (pena sospesa) per la resistenza a pubblico ufficiale, ma è stato assolto dall’accusa di danneggiamenti. Si è chiuso con questa sentenza il processo per direttissima che vedeva a giudizio il clochard di origine ungherese, Peter Nagy, 31 anni, che nella notte tra sabato e domenica era finito in manette a Noli.

Per quanto riguarda i danneggiamenti (l’accusa contestava di aver preso a calci alcune fiorire, ma anche un’auto e cinque scooter nel centro storico di Noli), il giudice ha rilevato che il reato è stato contestato con un “profilo non sussistente” e, di conseguenza, l’ha assolto.

Nagy, che era già stato rimesso in libertà senza nessuna misura cautelare, era assistito dall’avvocato Alice Gaiero. Nell’udienza di convalida il trentunenne, che probabilmente l’altra notte era in stato di ebbrezza, aveva spiegato di non ricordare nulla di quello che aveva fatto. A dare l’allarme erano stati alcuni residenti insospettiti dal rumore che proveniva dalla strada: all’arrivo dei carabinieri il clochard si era scagliato anche contro di loro per poi tentare senza successo la fuga.

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