Politica

Scuola, la svolta e-book in Liguria: disco verde del consiglio regionale al progetto Gasco

Gasco

Regione. “La mia legge sulla scuola digitale è stata approvata all’unanimità. Da oggi la Regione cambia rotta e fa un grande, un grandissimo passo avanti. Sono davvero emozionata”. Esulta così Roberta Gasco, consigliere ligure del Pdl, dopo il varo in aula del progetto di legge “Interventi a sostegno della scuola digitale e della diffusione del libro elettronico” presentato insieme ai consiglieri Garibaldi, Scajola, Rosso, Morgillo, Bagnasco, Della Bianca, Melgrati, Rocca e Saso.

Attraverso una piattaforma Web i libri saranno scaricabili da un normale computer e si potrà decidere di stampare solo la parte di volume che sarà utilizzata per la singola lezione o per la programmazione mensile o settimanale. Sarà ridotto l’utilizzo di carta e inchiostro, con tutti i benefici che ne conseguono, primo fra tutto l’alleggerimento degli zani sulle spalle degli alunni.

“La legge di questa mattina è frutto di un ottimo compromesso, anche se la nostra proposta iniziale era più incisiva e concreta – osserva Roberta Gasco – Tocca tre aspetti importanti: i libri costano e quindi rappresentano un carico economico per le famiglie soprattutto in un momento di crisi come questa molto forte, i libri pesano e nel tempo la pesantezza degli zainetti poteva pregiudicare il corretto sviluppo dei ragazzi, i libri sono fatti di carta con conseguenze di impatto ambientale non indifferente. La diffusione di nuove tecnologie nella scuola può consentire di limitare queste problematiche. Non dimentichiamo che queste sono utili anche per assicurare nuove possibilità di inclusione e sostegno a ragazzi con problematiche. Inoltre il provvedimento prevede la formazione degli insegnati che su questo progetto hanno dimostrato una lodevole apertura”.

I consiglieri regionali del Pdl hanno sottolineato: “Attraverso l’evoluzione tecnologica si potrà così favorire il diritto allo studio e, più ampiamente, la diffusione della conoscenza nel modo più libero possibile, affrontando alcune questioni inerenti i libri di testo. Per prima cosa i libri scolastici hanno prezzi non indifferenti. Nella scuola primaria i testi sono pagati direttamente dal sistema pubblico e offerti gratuitamente agli scolari, mentre nella scuola secondaria di primo grado e di secondo grado i costi devono essere sopportati dagli studenti: in ogni caso, i prezzi non sono determinati secondo il normale incontrarsi di domanda e di offerta, con plausibili conseguenze sulla qualità dell’offerta, e gli esborsi da parte del sistema-Stato o di ogni singola famiglia sono una voce di spesa certamente rilevante”.

“Sotto un secondo profilo, emerso all’attenzione degli esperti e della cronaca solo negli ultimi anni, il trasporto casa-scuola-casa dei libri di testo può diventare un problema a causa del peso, con conseguenze anche gravi per il corretto sviluppo muscolare e scheletrico dei bambini e dei ragazzi – hanno rimarcato i consiglieri regionali – Non si può dimenticare, poi, un terzo aspetto di ordine più generale: la stampa di milioni e milioni di libri ha un impatto ecologico non indifferente, poiché, com’è ben noto, la maggior parte dei testi non utilizza certo carta riciclata”.

Per l’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti l’approvazione della legge che porta i libri digitali nella scuola ligure serve “per dare un quadro normativo preciso ai percorsi della scuola digitale” anche perché “il ministero dell’Istruzione da tempo opera per attrezzare le scuole di hard e software propedeutici alla consultazione di libri digitali”.

“Le risorse sono un punto dolente tuttavia le istituzioni devono essere al passo di questa continua innovazione” ha aggiunto.

Il provvedimento spinge la Regione a favorire la partecipazione delle Istituzioni scolastiche autonome (Isa) ai processi di innovazione tecnologica e sostiene gli Enti locali nell’adozione di provvedimenti per attuare politiche di innovazione digitale. La legge si rivolge alle famiglie e gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado, alle ISA, ai Comuni e alle Province e alla comunità scolastica.

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