Ordine del giorno

Patentino per i proprietari dei cani: via libera dal Consiglio regionale

Viale: "Per prevenire possibili aggressioni". Tosi: "No a catene per gli animali d'affezione"

area cani

Liguria. E’ stato approvato l’ordine del giorno n.1186, presentato da Sonia Viale (Lega Liguria – Salvini), che impegna la Giunta a intervenire, da un punto di vista legislativo, per introdurre l’obbligo per i proprietari di cani di conseguire un patentino per poter tenere e condurre cani appartenenti a razze potenzialmente problematiche, che potrebbero rendersi protagonisti di aggressioni, come successo molte volte negli ultimi anni. Alcuni episodi di aggressione si sono verificati anche in Liguria, ha ricordato Viale che ha fatto riferimento, nella sua proposta, a regolamenti adottati da alcuni comuni italiani.

“Come tragicamente certificato dai più recenti fatti di cronaca, che hanno ormai una cadenza sempre più ravvicinata, le aggressioni a persone e ad altri animali da parte di cani appartenenti a determinate razze speciali sono sempre più numerose e talvolta hanno esiti drammatici. Per il benessere degli animali, per gli stessi proprietari e per tutelare l’incolumità pubblica, ritengo che sia arrivato il momento di prendere dei provvedimenti – afferma Sonia Viale, vicecapogruppo della Lega in Regione Liguria -. La mia proposta, portata in Consiglio regionale con un emendamento alla legge regionale 23/2000 e trasformata in Ordine del Giorno, per consentire agli uffici alcuni approfondimenti, viene già attuata in diversi comuni d’Italia come Milano, Verona e Parma, nella Regione Lazio e prevede l’obbligo di un patentino per tutti i possessori di cani di razze problematiche che necessitano di una maggior attenzione”.

“Per ottenerlo sarà possibile frequentare appositi corsi organizzati dalla Regione, tramite i servizi veterinari delle ASL per imparare a gestire gli animali in questione con senso di responsabilità ed educazione civica. Appurato che la razza del cane non ne determina il carattere e che non esistono razze pericolose, come giustamente previsto a livello nazionale, ma che il comportamento dell’animale è invece legato ad altri fattori, come l’ambiente in cui cresce, l’età e che spesso i cani che diventano aggressivi escono da violenze e combattimenti illegali, soltanto chi ha acquisito determinate competenze sarà in grado di gestirli al meglio con consapevolezza e responsabilità nell’interesse del benessere dell’animale e di tutta la collettività”.

“Un provvedimento che porterà mi auguro ad una rapida approvazione della legge, del quale sono molto soddisfatta, volto alla tutela del benessere animale, delle persone e delle famiglie e nel rispetto anche di tanti proprietari di cani responsabili che non possono essere assimilati a chi invece accudisce con colpevole superficialità” conclude Viale.

“Il centrodestra rasenta l’assurdo: riesce a dare il via libera a un articolo che di fatto indebiterà i liguri per i prossimi decenni, ma non trova la quadra su un emendamento a costo zero che va nella direzione della tutela degli animali da affezione – afferma il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi -. Nel solco di quanto fatto da altre regioni, abbiamo proposto di inserire, dopo l’articolo 1 bis del DDL 179 Omnibus, l’articolo 1 ter per salvaguardare i cani dal pericolo di essere tenuti alla catena. Siamo certi che alla maggioranza questo emendamento piaccia, altrimenti non si spiegano le promesse in Aula”.

“Tuttavia, esattamente come hanno fatto con la Dote sport, prendono tempo per potersene fregiare facendolo proprio. Prendono tempo con giustificazioni peraltro assurde: ritengono che l’emendamento M5S non abbia ragione di esistere nel DDL portato oggi in Consiglio regionale. E allora chiedo: perché si chiama “Omnibus”? Detto ciò, non mi arrendo: gli animali di affezione non devono vivere alla catena e farò di tutto perché li si tuteli con una legge regionale” conclude Tosi.

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