La novità

Stop agli smartphone in classe, dopo il Ferraris Pancaldo ecco le iniziative nelle altre scuole savonesi

Stretta sul cellulare anche al liceo Grassi, la preside Ferraro: "Dopo tre note disciplinari scatterà immediatamente la sospensione"

cellulare

Savona/Finale Ligure. Sull’onda della circolare dell’istituto Ferraris Pancaldo di Savona, anche altre scuole savonesi hanno preso decisioni simili in merito all’uso inappropriato dei cellulari imponendo alcune restrizioni.

Se all’Itis la nuova misura si rivolge sia a studenti che ai docenti, al Polo unico Finalese, all’Istituto comprensivo di Sassello e al liceo Scientifico Orazio Grassi di Savona i destinatari sono solo gli alunni.

“E’ un discorso complesso – evidenzia Daniele Scarampi che dal 2019 è alla guida del Polo unico Finalese e dell’Istituto comprensivo di Sassello – secondo la nuova direttiva ministeriale (che dal 2007 era rimasta sempre la stessa) la stretta deve riguardare anche l’uso del cellulare per scopi didattici. Infatti il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha fortemente consigliato di vietare qualsiasi tipo di utilizzo. A mio parere però questo provvedimento rischia di sortire l’effetto opposto”.

“Noi abbiamo messo a disposizione dei ragazzi le apposite rastrelliere  dove raccogliamo gli smartphone”.

Per Scarampi al di là di ogni misura che si può adottare, “Bisogna seguire il buon senso da entrambe le parti“. E spiega: “Il ragazzo sa perfettamente che l’utilizzo inappropriato dei cellulari rovina solamente se stesso. E’ un problema di difficile risoluzione. Noi ci attiviamo come docenti a sorvegliare e a sanzionare quando è necessario, ma serve anche un ‘patto di corresponsabilità: i docenti si impegnano a educare gli alunni  che a loro volta devono rispettare le regole. La famiglia svolge il ruolo di garante in questo processo educativo che appunto deve riguardare tutte e tre le componenti”.

Invece, per quanto riguarda il liceo Grassi, il dirigente ha firmato, la scorsa settimana, una nuova circolare che conferma quando già approvato nella precedente: “Ho richiamato ad un uso consapevole del cellulare, è un mio dovere farlo – sottolinea la dirigente Daniela Ferraro – per ora nessun ricorso alle rastrelliere, ma i telefonini sono consentiti per l’attività didattica, ovviamente il tutto concordato con l’insegnante”.

“Qual ora uno studente trasgredisse le regole e venisse colto mentre utilizza impropriamente il cellulare ovviamente il docente sarà tenuto a comportarsi di conseguenza: ritiro immediato del dispositivo e nota disciplinare. Dopo tre note disciplinari scatterà immediatamente la sospensione”.

Il rispetto della normativa intende favorire la concentrazione sul lavoro in classe e l’apprendimento, diminuire il continuo disturbo arrecato dalle intrusioni telefoniche, contrastare forme di dipendenza da cellulari (e dispositivi analoghi) sempre più diffuse e dannose, favorire le relazioni tra pari e con gli adulti”.

“Sono certa che gli studenti, guidati e sostenuti dagli insegnanti, stimolati positivamente dalle iniziative messe in campo da questo Istituto  – conclude la preside – riflettano sul contenuto della normativa e assumeranno comportamenti conseguenti“.

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