Prima udienza

Omicidio di Etleva Bodi, al via il processo in Corte d’Assise: respinta la richiesta della difesa di perizia psichiatrica sull’imputato

La prossima udienza il 28 marzo, con l'audizione dei testimoni

Tribunale Savona

Savona. Al via questa mattina in tribunale a Savona in Corte d’Assise il processo a Salami Bodi, 42enne albanese, accusato di aver ucciso la moglie. La donna, 31 anni, mamma di quattro figli, era morta in ospedale nel reparto di rianimazione due giorni dopo.

Dopo aver avuto una discussione per futili motivi con la donna, il 42enne si era accorto che la donna si era chiusa in camera da letto. Sentendola parlare al telefono con qualcuno, in preda alla gelosia, l’aveva aggredita e stretta con forza al collo, fino a quando la vittima aveva perso i sensi. La tragedia si era consumata nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 ottobre in un appartamento a Villapiana, dove i carabinieri della stazione di Savona sono intervenuti dopo essere stati chiamati dall’uomo che, in preda alla disperazione, confessava di aver tentato di strangolare con tutte le proprie forze la moglie 31enne, fermandosi solo quando si era accorto che la donna non respirava più.

L’avvocato della difesa, Rosanna Rebagliati, ha chiesto una seconda traduzione di alcune chat tra i coniugi “perchè alcuni passaggi non sono stati interpretati correttamente“. Inoltre, viene anche chiesta la perizia psichiatrica sull’imputato.

Il pubblico ministero Giovanni Battista Ferro si oppone alla richiesta: “La gelosia integra uno stato emotivo e passionale, non c’è traccia di uno squilibrio psichico“. Anche l’avvocato delle parti civile, Luara Craviotto, condivide la posizione del pm: “Nessuno ha mai pensato che potesse avere disturbi psicologici e lui stesso non si è mai sottoposto a cure o terapie”.

La corte, presieduta dal giudice Franco Greco, ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica dell’imputato. Sono state ammesse le prove documentali consegnate dal pm eccetto la trascrizione in lingua italiana delle conversazioni in chat. Entro la prossima udienza la difesa e le altri parti potranno consegnare le chat da far tradurre in italiano tramite perizia. Fino a quella data la corte si riserva sull’ammissione di questa prova. Sarà chiesto al carcere di Marassi la copia de ldiario clinico di Selami Bodi dal giorno di ingresso fino ad oggi.

La corte ha fissato la data della prossima udienza che si terrà il 28 marzo. Saranno sentiti i parenti della vittima come testimoni.

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